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La rassegna stampa di SPIN (28-11-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaQuesta mattina sulle prime pagine dei quotidiani:

La guerra fredda tra Erdogan e Putin

L’omaggio solenne della Francia alle 130 vittime degli attentati del 13 novembre

Il ministro Poletti che dice: <<Basta misurare il lavoro in ore>>

Politica e dintorni

Approfondimento di Tommaso Ciriaco (Repubblica): “I militanti in fuga dal Pd. Chiude un terzo dei circoli ed è allarme nelle regioni rosse. In due anni si passerà da 6454 sezioni a 4500. E in Emilia in 24 mesi gli iscritti calano del 40%. Renzi rilancia i gazebo del 5 e 6 dicembre: in piazza per dire <<Italia coraggio>>.

 

Ancora sul giornale diretto da Ezio Mauro per la lunga intervista di Liana Milella ad Andrea Orlando: <<Contro i terroristi ma senza uno stato di polizia>>. Il ministro della Giustizia: <<Se c’è un sospetto i pm ora potranno controllargli non solo il telefono ma anche tutti gli altri strumenti di comunicazione>>. Sulle intercettazioni: <<In decine di occasioni ho chiarito che non ci sarà nessun bavaglio, né restrizioni all’utilizzo>>.

 

I partiti sono alla ricerca dei candidati giusti per le prossime amministrative. Marco Cremonesi sul Corsera: “A Milano ora la Lega spinge Salvini ma lui si smarca. Pressing della base del partito sul segretario per la candidatura a sindaco”.

 

Francesco Sicignano, il pensionato 65enne indagato di omicidio volontario per aver sparato di notte all’interno della sua proprietà al 22enne albanese Gjergj Gjoni, si candida con Forza Italia a consigliere comunale di Milano. Marco Bresolin (La Stampa): “Il partito di Berlusconi ha strappato ai concorrenti Salvini e Meloni il candidato-simbolo”.

 

Sul Giorno Ettore Colombo intervista Sergio Pizzolante, vice-capogruppo alla Camera di Ap: <<Serve un partito nuovo al fianco del Pd ma non possiamo partecipare alle primarie dei dem in ambito locale. Se ci fossero le condizioni, ma dipende da città a città, potremmo partecipare a primarie di coalizione. Ma ora non vedo le condizioni. Il problema è la differenza che c’è tra Renzi e l’azione del suo governo da un lato, e il Pd locale dall’altro”.

 

 

Giustizia

“Giovanni Pitruzzella falsò un arbitrato, il presidente dell’Antitrust va processato”. Giovanna Vitale su Repubblica: “E’ tra i candidati alla Consulta. Ipotesi di corruzione in atti giudiziari con altri tre inquisiti. Tre settimane fa la nuova richiesta di archiviazione presentata dalla Procura è stata nuovamente respinta dal gip, che ha convocato per il 4 dicembre l’udienza camerale nella quale potrebbe decidere l’imputazione coatta”.

 

Ivan Cimmarusti (Il Sole 24 Ore) torna sulla vicenda degli appalti Anas: “Si aggrava la posizione della ‘Dama nera’. Secondo l’accusa dei magistrati Antonella Accroglianò avrebbe avuto <<inquietanti rapporti con la ‘ndrangheta>>.”

 

Economia

Su tutti i quotidiani le parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Scrive Repubblica: “Dalla laurea, <<meglio un voto basso, ma da giovani>>, alla cultura del lavoro: <<Dovremmo immaginare contratti che non abbiano come unico riferimento l’ora-lavoro>>. Dopo il Jobs Act, con i contratti a tutele crescenti e la maggiore flessibilità – in entrata e uscita -, Poletti mette nel mirino direttamente i contratti: <<L’ora di lavoro a fronte dei cambiamenti tecnologici è un attrezzo vecchio>>, ha detto il ministro”.

 

Da segnalare l’intervista di Marcello Messori, appena dimessosi da presidente di Ferrovie dello Stato, al Corsera: <<Per privatizzare le Fs bisogna separare la rete. Il mio ruolo è stato di assicurare una buona governance. Ho scritto dieci giorni fa la mia lettera di dimissioni>>.

L’economia dell’intrattenimento notturno vale oltre 70 miliardi di euro di fatturato capaci di creare una ricchezza prodotta pari a 31 miliardi, cifra paragonabile all’intero valore generato dal settore agricolo. Sono i numeri che sono stati presentati nel corso di “Tenera è la notte” la conferenza programmatica sull’intrattenimento notturno in corso di svolgimento a Lecce (con gli interventi dei ministri Alfano e Lorenzin, del sottosegretario Vicari e del presidente della Puglia Emiliano). Con “Tenera è la notte” per la prima volta è stato quantificato l’indotto dell’economia della notte che con 1,4 milioni di occupati dimostra di essere un ottimo trampolino di lancio per ristoranti, attività commerciali e iniziative culturali. Gli italiani spendono 17 miliardi in ristoranti, 4 in palestra, 5 in discoteca. Se ne occupano, tra gli altri, Il Giornale, l’Unità, Il Tempo.

 

Nuovi minimi storici per il debito italiano. Sandra Riccio per La Stampa: “Nell’asta di ieri il Btp con scadenza a 5 anni ha visto scendere il suo rendimento di 16 punti base allo 0,37%, un livello mai toccato in precedenza. Buona la domanda, che è stata pari a 2,87 miliardi, a fronte degli 1,68 miliardi collocati dal Tesoro. La flessione segue il trend in corso da tempo ormai con le scadenze più brevi, fino a due anni, già sotto zero”.

 

L’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio sviscera i contenuti della legge di Stabilità, in discussione alla Camera. Per l’intero 2015 è prevista una crescita del Pil destagionalizzato dello 0,7%. Per i tecnici di Montecitorio: “La politica di bilancio espansiva nel 2016, seppur adottata per far fronte a un quadro macroeconomico ancora relativamente fragile, presenta tuttavia rischi non trascurabili negli anni successivi”. Francesco De Dominicis su Libero.

 

Esteri

A Parigi si è tenuta una cerimonia per ricordare le 130 persone morte negli attentati avvenuti in città nella sera del 13 novembre scorso. All’evento erano presenti i familiari delle persone uccise e il presidente francese François Hollande, che ha tenuto un discorso rivolto soprattutto alle famiglie presenti. <<I terroristi ci vogliono dividere, metterci l’uno contro l’altro: hanno un culto della morte, mentre noi ne abbiamo uno per l’amore, l’amore per la vita>>. Stefano Montefiori sul Corsera: “Il nuovo patriottismo celebra la gioia di vivere e combattere il terrore. Il tempo adesso dirà se sarà necessario rinunciare ai diritti dell’uomo per dare la caccia ai loro nemici”.

 

Su Repubblica: “Ecco il piano sicurezza dell’Unione europea: web sotto controllo e passeggeri schedati. Per fermare la propaganda del terrore sui social arriva un vero e proprio team per la ‘contronarrazione’. Censiti ingressi e uscite dalla Ue per bloccare i foreign fighters. Monitorato internet e rimossi i contenuti giudicati pericolosi. Il protocollo siglato coi giganti della rete, da Twitter a Facebook”, ne scrive Giuliano Foschini.

 

Il Messaggero, tra gli altri, riporta le parole del ministro Alfano: << Abbiamo in Italia quattro moschee e oltre 800 luoghi di culto musulmano. Chiuderemo i luoghi abusivi e irregolari ma non per impedire il culto, ma perchè il culto avvenga in luoghi che siano in regola dal punto di vista di tutte le autorizzazioni previste dalle nostre leggi>>.

Su La Stampa: “Escalation diplomatica tra Russia e Turchia dopo l’abbattimento del jet russo al confine con la Siria. Erdogan chiede un incontro a Putin, ma il Cremlino per ora dice no. E Mosca prosegue nelle ritorsioni (economiche e non) annunciando la fine del regime ‘Visa free’: dal primo gennaio 2016 i cittadini turchi che vorranno entrare in Russia avranno bisogno di un visto specifico”.

 

Si riapre il caso Shalabayeva. Emergono nuovi particolari sulle modalità del sequestro della moglie del dissidente kazako prelevata da casa sua a Casal Palocco ed espatriata in Kazakistan. Fiorenza Sarzanini ne scrive sul giornale di Via Solferino. “La giudice che fermò la donna: <<Hanno comprato il mio silenzio>>. Anche i poliziotti sapevano de giorni che lei era la mogli di un dissidente”. Shalabayeva si fa intervistare da Repubblica: <<E’ stata un’azione premeditata. L’Italia ha ceduto al ricatto. La vostra polizia ha sempre agito dialogando con uomini di Astana>>.

 

Altro

Non è passata inosservata la decisione di bandire i crocifissi e di cancellare la festa di Natale nell’istituto scolastico di via Garofani, a Rozzano, in provincia di Milano. Scrive Antonio Polito sul Corsera: “Purtroppo, spesso per pura ignoranza, c’è chi in Italia confonde l’obbligo della laicità del nostro sistema educativo con la negazione della religione”

 

Luca De Filippo è morto nella sua casa romana. Aveva 67 anni, ed era figlio di Eduardo alla cui opera si era sempre dedicato. Sul Corsera il ricordo di Toni Servillo: <<Grazie a lui ho interpretato dei veri capolavori>>. 

 

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