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La rassegna stampa di SPIN (12-12-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaQuesta mattina sulle prime pagine dei quotidiani:

 

Banche, cambierà la legge di Stabilità per gli obbligazionisti. Via libera dalla Ue all’arbitrato. Renzi: <<Urgente riforma del sistema>>

 

Voto al veleno in Francia, il premier Valls evoca la guerra civile

 

L’Isis avanza in Libia. Via al governo di unità nazionale

 

Garlasco, <<Annullare la condanna di Alberto Stasi>>. Oggi la sentenza della Cassazione

 

Banche

Matteo Renzi ha annunciato che il governo proporrà un arbitrato attraverso la Consob per le crisi di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e CariChieti. Dall’Unione europea è arrivata un’apertura sugli arbitrati per determinare i rimborsi, con la Consob a fare da giudice. Ivo Caizzi sul Corsera: “I toni accesi tra Bruxelles e Roma hanno di fatto provocato un’accelerazione nella ricerca di un compromesso. La Commissione ha preteso dal governo italiano di accettare un percorso simile a quello già attuato su larga scala per i tracolli delle banche in Spagna che prevede di individuare caso per caso e poi risarcire i clienti. Palazzo Chigi ha ottenuto in cambio una soluzione rapida”. 

Il commento di Fabrizio Forquet, vicedirettore del Sole 24 Ore: “Tutelare chi ha diritto ed evitare la demagogia . La credibilità va difesa tutelando coloro che sono stati esposti a pratiche scorrette senza generalizzazioni”.

 

Repubblica intervista l’ex funzionario che vendette i bond al pensionato suicida di Civitavecchia. <<Dicevano che se non li avessimo piazzati ci avrebbero licenziati. Ho Luigi sulla coscienza. Mi sono comportato da bancario ma se avessi rispettato le regole non gli avrei fatto fare quel tipo di investimento. Nel questionario c’era scritto che il rischio era minimo. Ma nelle carte successive si parlava di <<alto rischio. Ogni settimana presentavamo un report con i budget da raggiungere. L’ultimo della lista veniva rimproverato>>.

 

Paolo Baroni su La Stampa: “Quei 60 miliardi di bond che rischiano di trasformarsi in una trappola. In circolo ci sono 368 obbligazioni subordinate. Oltre un terzo è invendibile”.

 

Intanto l’inchiesta su Banca Etruria si allarga. Il Messaggero: “Spunta l’ipotesi della truffa. In procura sentiti il direttore dell’istituto e i dirigenti per accertare le responsabilità. Possibile il trasferimento dell’indagine a Roma”.

 

Governo in agitazione per le possibili conseguenze del caso “salva banche”. Dopo le polemiche su Banca Etruria il ministro Boschi medita di disertare la serata inaugurale della Leopolda. Poi arriva ma non parla. Il retroscena di Goffredo De Marchis (Repubblica): “La paura di Renzi: <<Il caso delle banche rischia di oscurarci>>. Domani ci sarà la manifestazione dei risparmiatori. Il premier propone un incontro”.

 

Politica e dintorni

Monica Guerzoni sul giornale di Via Solferino: “Renzi lancia la Leopolda, la Sinistra contro il <<nuovo>> Pd. Minoranza critica con Nardella e lo scenario del Partito della Nazione. A Firenze <<debutta>> Sala. Stefano Folli su Repubblica: “Alla Leopolda è finito il tempo dell’innocenza. L’ottimismo di cinque anni fa è scemato. La ripresa è lenta e il Paese è fragile. Serve un bagno di realtà, non di propaganda”. 

 

Sempre sul giornale romano, intervista a Pier Lugi Bersani: <<Renzi vuole costruire un partito centrista. E’ strano che mentre io vado a fare il tesseramento lui organizzi eventi fuori dal Pd>>. 

 

Fabrizio D’Esposito sul Fatto Quotidiano: “Il treno della Nazione parte dalla Leopolda. Il premier punta sui moderati, berlusconiani delusi e trasformisti. La mutazione genetica dem è compiuta”.

 

<<Mi sento obbligato a stare ancora in campo per il bene dell’Italia e contro i miei interessi>>. Lo ha detto ieri Silvio Berlusconi in una lunga intervista a Sky. <<So di poter portare Forza Italia oltre il 20 per cento e il centrodestra oltre il 40 senza ottenere alcuna carica politica>>. Ne scrive , tra gli atri, Fabrizio De Feo su Il Giornale.

 

Giustizia

Raffaele Guariniello si è dimesso (a sorpresa) a pochi giorni dalla pensione. L’intervista a La Stampa: <<Lascio una giustizia in crisi, difficoltà che portano disaffezione e sfiducia, tra carenze di personale e risorse. In Cassazione trovo continuamente sentenze che dicono che il reato c’è ma è prescritto>>.

 

Giusi Fasano sul Corsera: “A otto anni dall’omicidio di Garlasco il procuratore in Cassazione chiede di rifare il processo d’Appello. <<Travisati gli indizi contro Alberto Stasi>>”. Oggi la sentenza.

 

Per i pm di Roma Stefano Cucchi fu <<Pestato dai carabinieri della stazione Appia>>. Lo scrive la procura in una richiesta di incidente probatorio per chiedere al gip una nuova perizia medico legale sulle lesioni patite dal giovane la notte tra il 15 e 16 ottobre 2009. Se ne occupano molti quotidiani.

 

Su Il Giornale: “La partecipazione di Maria Grazia Paturzo al viaggio a Tokyo nell’ambito del World Expo Tour era “legata esclusivamente al piacere personale del presidente” Roberto Maroni. Lo scrive il gup di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui aveva condannato a 4 mesi il dg di Expo spa Christian Malangone, che avrebbe ricevuto da parte di Maroni pressioni a favore della sua ex collaboratrice.

 

Economia

Su La Stampa: “L’Italia maglia nera in Europa per i consumi. Aumenta il numero dei giovani occupati, segnali positivi nel Mezzogiorno. Per l’Istat la disoccupazione scende all’11,7%”

 

In Telecom è sfida di Vivendi ai fondi d’investimento. Sara Bennewitz e Giovanni Pons su Repubblica: “Il gruppo francese ha deciso di astenersi dal voto sulla conversione delle azioni di risparmio. Assogestioni pronta a opporsi a una mossa che è contro il mercato e contro l’azienda”.

 

Ambiente

L’accordo sul Clima di Parigi non è arrivato ieri pomeriggio, come previsto dal calendario della Cop21. Scrive Il Sole 24 Ore: “Si dovrebbe chiudere oggi ma non è escluso un ulteriore slittamento. L’ultima bozza del documento ha rilanciato i contrasti tra Nord e Sud del mondo, tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo”.

 

Su Milano Finanza Angela Zoppo a colloquio con Corrado Clini: “Cala il sipario sulla Cop21 ma le vere decisioni su come sarà finanziata la lotta al cambiamento climatico saranno prese altrove. Una sede potrebbe essere il Wto. Per Clini,<<Senza nuove regole nel mercato mondiale dell’energia per limitare l’uso dei combustibili fossili non si va da nessuna parte, e le conferenze come Cop21 non sono la sede giusta se si cercano soluzioni concrete>>. Per l’ex ministro dell’Ambiente: <<Al di là delle dichiarazioni solenni, contenere l’aumento della temperatura in 1,5 gradi, come ha chiesto per esempio l’Italia vuole dire che al 2030 il peso dei combustibili fossili dovrà scendere dall’attuale 80% al 50%, in una fase in cui le economie emergenti come Cina e India vedono salire la domanda di energia e continueranno a ricorrere al carbone e all’olio>>. Secondo Clini, perciò, il dibattito dovrebbe spostarsi in una sede più concreta, come quella del Wto che finora sembra aver trascurato, fra tutti, proprio il settore dell’Oil and Gas. L’ex ministro è a favore di una serie di misure alle quali solo il Wto potrebbe aprire la strada: abbattimento delle barriere tariffarie, partnership per l’introduzione di tecnologie avanzate in paesi terzi, riconoscendo benefici fiscali alle imprese che ne sono titolari, ma soprattutto l’introduzione di una carbon tax, che renda meno competitivo l’uso dei combustibili fossili. Tutte misure che al momento sembrano lasciate alla libera iniziativa dei grandi gruppi energetici”.

 

Esteri

Il premier francese, Manuel Valls, ha avvertito che il Front National rischia di portare <<a una guerra civile>>. In vista dei ballottaggi di domani per le elezioni regionali, Valls ha messo in guardia sui rischi di un’affermazione del partito di estrema destra. Su Repubblica l’intervista a Marine Le Pen: <<Fanno di noi una caricatura ma spazzeremo via la casta. I francesi puniranno chi li ha umiliati. Calais invasa dai migranti è una rovina per l’economia>>.

 

In Libia i jihadisti hanno mostrato i muscoli sfilando con i pickup armati nel centro di Sabrata, sede di un sito archeologico patrimonio dell’Unesco, mentre preoccupano i loro piani di colpire il cuore petrolifero del Paese, a est di Sirte. Nel frattempo è stato stabilito che il 16 dicembre i rappresentanti dei parlamenti rivali di Tripoli e Tobruk firmeranno l’accordo politico patrocinato dalle Nazioni Unite. Amedeo La Mattina per La Stampa: “L’Italia esclude l’intervento di terra ma vuole rafforzare la missione navale. Cresce la pressione degli alleati in vista dell’accordo tra Tobruk e Tripoli”.

 

Mistero in Cina. Guao Guangchang, 48 anni, noto come il Warren Buffett cinese, è scomparso. I dirigenti della sua azienda, la Fosun International (proprietaria del Club Med), non hanno più sue notizie. Potrebbe essere stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione. L’articolo di Guido Santevecchi sul Corsera. 

 

 

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