Tradizionale prologo del Premio Longines Lydia Tesio, la corsa di Gruppo 1 che rappresenta la risposta dell’autunno ai grandi eventi e al Derby della primavera, si è svolto ieri sera a Roma l’appuntamento con il “Premio Le Signore dell’Ippica”, evento di spicco della collaborazione tra la Maison orologiera e il mondo dell’ippica organizzato con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e della Federazione Italiana Sport Equestri.
Per la premiazione è stata scelta anche quest’anno una sede di grande fascino: l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis, in Piazza Augusto Imperatore.
Con il “Premio Longines Lydia Tesio – Le Signore dell’Ippica”, giunto alla tredicesima edizione, l’ippodromo romano focalizza così l’attenzione sulle donne, scelte nei differenti settori che gravitano intorno al mondo del cavallo, che hanno come comune denominatore l’essersi distinte in questo universo multiforme per professionalità, competenza, attività, o più semplicemente amore e dedizione.
Lydia Flori di Serramezzana, scomparsa alla fine degli anni sessanta, era la moglie di Federico Tesio, l’uomo che ha allevato il cavallo simbolo dell’ippica italiana – il mitico Ribot- e che viene considerato il più grande allevatore di purosangue nel nostro paese e non solo.
Lydia Tesio era una grandissima esperta in linee genealogiche ed anche dopo la morte del marito ha continuato a svolgere un’intensa attività di allevamento insieme con Casa Incisa, in particolare con la Contessa Orietta Hunyady.
Insieme ai nomi delle sette donne premiate, comunicati nel corso della cerimonia che ha riunito tra gli ospiti autorità, media e dirigenti, accolti da Tomaso Grassi Presidente di HippoGroup Roma Capannelle e Juan Carlos Capelli Vice Presidente e Head of Marketing Longines, anche l’attrice Barbara De Rossi, che ha ricevuto in dono un elegante Longines Dolce Vita dalle mani dello stesso Vice Presidente Longines.
