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La rassegna stampa di SPIN (07-10-2015)

rassegna
Scritto da vocealta

rassegnaDalle prime pagine di oggi

 

Attacco a Isis. Il sì di Renzi a margine dell’assemblea Onu. Servirà un voto del Parlamento. Scontro Nato Putin.

 

Imprese, maxi taglio delle tasse. Dal 2016 per tutte le aziende operazione da 17 miliardi, aliquota giù al 25%. Il Fmi: «Per l’Italia crescita più alta: 0,8%. Può fare meglio di Berlino». Sconto migranti in bilico.

 

Squinzi: «Sui rinnovi contrattuali il capitolo è chiuso, le posizioni dei sindacati ormai sono irrealistiche».

 

Volkswagen verso il taglio degli stipendi. Il ceo Muller: i sacrifici saranno dolorosi.

 

Contrordine. Niente canone Rai in bolletta? “Mi sembra difficile sia tecnicamente, per i sistemi di fatturazione, sia da un punto di vista giuridico”. Lo ha detto il presidente di Enel, Patrizia Grieco.

 

Spese, Marino smentito. La procura apre un fascicolo ma per adesso senza indagati né ipotesi di reato, sulle spese di rappresentanza.

Politica

Il Corsera con Marco Cremonesi intervista Matteo Salvini (come anche Libero e Messaggero): «Non correrò nella mia città. Serve qualcuno migliore di me. Il leghista: flat tax e lotta all’Europa, il nostro piano per il dopo Renzi». E ancora: «con Berlusconi non abbiamo parlato di primarie. Conta il programma, non il modo  di arrivare al candidato». Gelato Maroni: «lo vedrò lunedì, non c’è problema. Lui fa bene il governatore, io mi occupo di costruire un progetto stabile per il futuro».

Fronte centrodestra. Fabrizio De Feo fa meglio di altri il punto, sul Giornale: «Sintonia Berlusconi-Salvini: nessuno si muove in solitaria». Questa la versione ufficiale del giornale di casa B. «L’incontro tra i due leader davanti alla partita del Milan conferma l’asse tra azzurri e Lega. Sul tavolo la piattaforma programmatica di moderati». E ancora, alcune preziose indicazioni sulla giornata del Cav: «oggi tornerà a Roma per rinsaldare il rapporto con il partito e incontrare a palazzo Grazioli 120 amministratori locali campani riportati in FI da De Girolamo. In serata, il presidente assisterà – sempre a Roma – alla proiezione del docu-film “Bettino Craxi, la notte di Sigonella”». Organizzata da Stefania Craxi e dalla fondazione intitolata allo statista socialista.

Una collezione di francobolli in alcuni dei principali quotidiani dà conto del faccia a faccia a Manchester tra Raffaele Fitto e David Cameron a margine del congresso dei Conservatori britannici.

Ilario Lombardo illumina il progetto di avvicinamento tra Ala e Scelta civica: «liste insieme alle comunali». Già, ma a quando gruppi comuni a Camera e Senato per pesare ancora di più?

G. A. Falci riferisce su Repubblica dell’avanzamento delle mediazioni sulle unioni civili con i cattolici di Pd ed Ndc e sintetizza: «cambia il testo, unioni ‘light’ e adozioni più difficili, via i riferimenti al matrimonio». Naturalmente «l’obiettivo è incardinare il ddl dopo l’approvazione del ddl Boschi». Nel ddl che supera il testo Cirinnà, il coniuge potrà adottare «soltanto il figlio naturale del partner».

Sul Manifesto, però, Sergio Lo Giudice critica «l’inutilità di una legge mediocre».

Michele Cozzi sulla Gazzetta del Mezzogiorno racconta «l’Italia delle capriole da Depretis a Renzi» e spiega: «transfughi e voltagabbana, ma non sempre per colpa loro».

Libero dà spazio alla curiosa alleanza milanese tra italiani e eritrei da anni regolarmente residenti nel nostro Paese contro i clandestini provenienti dal Corno d’Africa.

Raid in Iraq

Fabrizio Caccia per il Corsera si occupa dell’argomento e fa il punto. Per il ministro degli esteri Pinotti «stiamo effettivamente valutando i raid ma servirà un vaglio parlamentare». Come è noto, in operazione Nato, il governo D’Alema intervenne nell’ex Jugoslavia senza il via libera preventivo del parlamento, suscitando forti proteste e spaccature in maggioranza.

Roberto Toscano su La Stampa ritorna alla realtà e spiega che, comunque, «il problema non sono i nostri quattro Tornado». Infatti, «non saranno i nostri quattro aerei a fare la differenza. C’è piuttosto da chiedersi come mai finora un’alleanza potentissima sulla carta non sia riuscita a mettere in difficoltà lo Stato islamico, certo non una potenza militare, e perché sia così difficile contestare la sprezzante battuta di Putin (“finora è stato bombardato il deserto)».

Il generale Mario Arpino sul Quotidiano nazionale illustra le differenze tra Siria, Iraq, Libia. Ma spiega che compito del parlamento è decidere e compito dell’aeronautica e delle forze armate è farsi trovare pronti.

Giustizia

Fulvio Bufi sul Corsera riporta le motivazioni della condanna di primo grado a Berlusconi nell’affare De Gregorio e altri: «l’ex premier, ricchissimo, così comprò i senatori. Berlusconi ha risorse ingentissime. I milioni versati sono poco più del costo di una cena per una tavolata di amici».

Esteri

Anna Maria Greco per il Giornale si occupa del riscatto ‘mai pagato’ per Greta e Vanessa e scrive: «bugie». La Farnesina smentisce, il Pd minimizza. Richiesta di dimissioni da FI, Lega, M5S all’indirizzo di Gentiloni.

Filippo Ceccarelli su Repubblica racconta di quando Craxi, a Sigonella, sfidò gli Usa: «Dimostrò che essere alleati non vuol dire essere servi, ma la sua carriera venne stroncata». Sottolinea il giornalista: «gliela giurarono gli americani a lui e al ministro degli esteri, Giulio Andreotti? Questo è ancora difficile dirlo.  E per quanto una potenza imperiale abbia di solito reazioni più complesse di quelle che manifestano gli individui, il fatto che tutti e due gli statisti ebbero poi nello stesso periodo la loro carriera stroncata raddoppia in qualche modo i sospetti».

Su Italia Oggi, Angelica Ratti racconta dell’ennesima crisi nei rapporti russo polacchi provocata da un’intervista all’ambasciatore russo a Varsavia che ha candidamente dichiarato che «la causa dei cattivi rapporti tra i due Paesi è colpa della Polonia che impedì la creazione di una coalizione contro la Germania nazista e che sarebbe stata corresponsabile della seconda guerra mondiale». A questa e altre corbellerie sono seguite le proteste del ministero degli esteri polacco e una parziale retromarcia del rappresentante diplomatico di Mosca che ha detto tuttavia: «dal 1945 le relazioni russo polacche non sono state mai così cattive come adesso».

Daniele Raineri in un documentato articolo descrive le azioni dell’unità segreta russa ‘molto speciale’ – la Zazlon – che sta operando in Siria e di quando i servizi segreti russi si scontrarono con gli uomini di Zarqawi

Religione

Intervento non previsto del Pontefice al Sinodo: «non parliamo solo di divorziati e la dottrina del matrimonio non è in discussione. Il cardinal Sarah paventa «l’azione del Maligno» in caso di cedimenti rispetto alla dottrina. Dal Corsera.

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