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La rassegna stampa di SPIN (27-09-2015)

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Scritto da vocealta

rassegnaQuesta mattina sono molto diverse le aperture dei quotidiani. Tra le notizie in primo piano: ancora lo scandalo Volkswagen con la Ue che sapeva dei test truccati, il voto della Catalogna per l’indipendenza, il giallo sul raid in Libia contro il boss degli scafisti.

 

Politica

Su tutti i quotidiani le parole di Sergio Mattarella durante un convegno a Milano: << I tempi che ci aspettano sono carichi di sfide e di prospettive, e anche di incognite, per questo serve una classe dirigente che abbia una visione lungimirante>>. Il Capo della Stato ha anche aggiunto: << Un limite dell’Italia è non riuscire a fare squadra>>. Ne scrive , tra gli altri, Lina Palmerini sul Sole 24 Ore.  

 

Silvio Berlusconi frena sulle primarie e prende tempo sul futuro leader del centrodestra. L’ex premier è intervenuto sul palco di Atreju, la kermesse organizzata dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Tommaso Labate sul giornale di Via Solferino: “Per Berlusconi i fuoriusciti sono <<mestieranti>> e Salvini è utile perché parla alla pancia del Paese. No alle primarie”.

Ma aumentano gli scontenti in Forza Italia e sulla Stampa Mattia Feltri scrive: “L’ultimo atto della fuga da FI. Ora a lasciare sono i <<peones>>. Da inizio legislatura persi 40 senatori e più di 30 deputati. Chi ieri accusava i fuoriusciti di tradimento oggi si trova sotto accusa per lo stesso motivo”. Movimenti che agitano anche la minoranza del Partito democratico. Per Emilio Pucci (Messaggero): “Altolà della sinistra ai movimenti dei <<responsabili>>. Renzi: <<Nel Pd clima migliorato>> e mercoledì arriveranno i primi voti sulla riforma del Senato”.

 

Tommaso Ciriaco su Repubblica riporta un colloquio con Denis Verdini: “La tela del ragno di Verdini. <<Io sono un taxi che porta Berlusconi a Matteo. Così al potere altri 10 anni. La politica è fatta di leadership, prima c’era Silvio, ora c’è Matteo. Aiuto il premier a costruire il Partito della Nazione>>. Gioco di ricompense con poltrone di sottogoverno”.

Alessandro Di Battista si fa intervistare dal Fatto Quotidiano: <<Mattarella, Verdini e pure Berlusconi giocano in squadra con Renzi ma noi non ci faremo logorare>>.  

Sul Corsera l’inchiesta sugli affari di Tiziano Renzi, padre del premier. “Il gip deciderà nei prossimi giorni: archiviare o rinviare. La posizione di Tiziano, indagato per bancarotta a Genova, sembra su un’altalena”.

 

Giustizia

Scrive Liana Milella (Repubblica): “Al Csm è guerra tra correnti per le nuove nomine. In gioco i vertici della Cassazione e di alcune procure importanti come quella di Milano dove per il dopo Bruti Liberati sono in corsa Boccassini, Davigo, Greco, Nobili”.

 

Sempre sul giornale diretto da Ezio Mauzo, intervista a Don Luigi Ciotta, a capo di Libera: <<Smascherare truffe e ipocrisie per salvare l’antimafia. La lotta a Cosa nostra non è una carta d’identità o una credenziale da esibire ma un fatto di responsabilità e coscienza>>.

 

Immigrazione

Un boss del traffico di esseri umani sarebbe stato ucciso all’alba di ieri a Tripoli in un attacco compiuto da <<professionisti>>: il presidente del Congresso, che governa de facto la capitale libica, ha accusato le forze speciali italiane, provocando una pioggia di smentite a Roma. Un pezzo del Corsera a firma Fiorenza Sarzanini e Guido Olimpio cerca di fare chiarezza sulla vicenda: “L’ipotesi di un raid, il depistaggio: i due scenari (e i messaggi a Roma). E’ una storia strana, con tante versioni. Uno specchio di cosa sia la Libia, divisa tra due governi e con le tribù in lotta”. Antonella Rampino sulla Stampa: “Disinformazione e scontri tra gang per mettere a rischio il negoziato. Dietro la mossa del governo tripolino di coinvolgere Roma c’è il tentativo di bloccare la mediazione dell’inviato dell’Onu”.

 

Economia

A proposito dello scandalo Volkswagen Andrea Tarquini (Repubblica) scrive che secondo una ricostruzione del Financial Times, la Ue sapeva dei rischi di manipolazione dei test sulle emissioni dal 2013. Sulla Stampa Graziano Delrio, ministro delle infrastrutture e dei trasporti: <<Arrivano controlli sulle auto vendute in Italia. Volkswagen ha tradito la fiducia di tutti>>.

 

<<L’idea che la flessibilità sia a costo zero è semplicemente inesatta>>. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, parlando di pensioni <<L’operazione di flessibilità in uscita costa e bisogna vedere come viene attribuito questo costo e a chi>>. Ne scrive, tra gli altri, Davide Colombo sul Sole 24 Ore.

 

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia che indica le linee guida del nuovo redditometro, applicabile agli accertamenti dei redditi per gli anni di imposta a decorrere dal 2011. “Ci saranno meno stime e più fonti”, scrive Il Sole 24 ore”.

 

Esteri

Papa Francesco è volato a Philadelphia per la terza e conclusiva tappa del viaggio negli Usa. Il Pontefice partecipa alla veglia dell’Incontro mondiale delle famiglie. Gian Guido Vecchi sul Corsera riporta le parole di Francesco: <<Più spazio nella Chiesa per i laici e per le donne>>.

 

In Catalogna si vota per le elezioni politiche locali che per gli indipendentisti avranno come sbocco finale l’auspicata (ma al momento legalmente impossibile) indipendenza da Madrid. Il Corsera intervista Roger Albinyana, segretario per gli affari esteri della Catalogna: <<Non è solo una questione di fisco e tasse. Si tratta di scegliere la nostra storia>>.

 

Maurizio Molinari sulla Stampa racconta le grandi manovre sulla Siria: “Dopo l’invio di soldati e mezzi russi a sostegno ad Assad, Kerry vedrà l’iraniano Zarif. Washington punta a coinvolgere Arabia Saudita, Turchia e Qatar. Ma Putin minaccia:<<Agite o faccio da solo>>”.

 

Altro

Sul Corsera Aldo Cazzullo intervista il cardinale Angelo Scola: <<I miei timori sulla famiglia. Ci si sta pensando poco>>. L’arcivescovo di Milano: <<Il Papa non è populista, non bisogna strumentalizzarlo>>. Sugli omosessuali: <<Nel riconoscere la dignità personale di chi prova attrazione per lo stesso sesso, noi cristiano siamo stati un po’ lenti. Ma la famiglia è un’altra cosa>>.

 

Sulla Stampa: “Sorpresa: il Pc non aiuta a imparare. Una ricerca Ocse: chi lo usa molto ha risultati peggiori. Le nuove tecnologie sono utili ma solo se si rende la didattica interattiva e multidisciplinare”. 

 

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