Economia

Fatturato Valpolicella in aumento, rafforzata la tutela della denominazione

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Buone notizie dall’assemblea dei soci del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. Il fatturato infatti è in crescita del  50%, arrivando a 2,2 milioni di euro, mentre i margini di liquidità salgono del 6% rispetto al biennio scorso. 

«Il nostro stato patrimoniale manifesta una solidità strutturale in linea con l'ultimo triennio – dice Olga Bussinello, direttore del Consorzio – ora vogliamo consolidare del brand territoriale, agire sui mercati esteri e avviare programmi per la sostenibilità del vigneto Valpolicella, 8mila ettari, che – continua il direttore – vanta una produttività tra le più alte in Italia e un giro d'affari che supera i 600 milioni di euro».

«Tra le attività istituzionali di promozione, che con quelle di tutela e vigilanza della denominazione assorbono oltre l'86% del consuntivo approvato (1,9 milioni di euro), si rivela strategica la promozione estera, sia per le aziende già presenti nei mercati, sia per le emergenti del territorio, con l'Amarone sempre più brand traino» ha affermato poi Andrea Sartori, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella.

Un’ingente somma del bilancio 2017 approvato dal Consorzio è stata utilizzata per la tutela della denominazione a livello nazionale. Dall’assemblea, infatti, viene in evidenza che l’anno scorso sono stati perseguiti legalmente del consorzio 17 tra false denominazioni e utilizzi impropri e illegali della denominazione in 12 mercati che spaziano da quello comunitario a quello cinese, da quello danese e svedese a quello francese, armeno e britannico. Sotto la lente d’ingrandimento del Consorzio ci sarebbero denominazioni come quelle di Ca' Amarone, Ripassa, Vinocella – Valpolicella Style, Primarone, Aminirone, Gran Marone. 

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