Economia

Crisi di governo alza lo spread, in Borsa svolta positiva dall’Asia

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Il clima di incertezza politica italiana, dopo il voto sugli emendamenti alla Tav e la crisi tra le due componenti del governo giallo-verde, ha provocato ripercussioni sulla finanza internazionale.

Per quanto riguarda i titoli sovrani apertura in netto rialzo per lo spread Btp/Bund, che vara al rialzo la soglia dei 200 punti base, indicata a 205 punti e in rialzo di 6 centesimi rispetto ai 199 punti base del finale della vigilia. Sale anche il rendimento dei BTp decennali benchmark, ora a 1,50% rispetto a ieri sera in chiusura a 1,41%.

Partono positivamente invece le Borse europee, grazie anche alle positive previsioni sugli scambi commerciali cinesi di luglio. Il FTSE MIB di Milano non registra particolari cali a seguito della crisi governativa. Bene Buzzi Unicem, Saipem e St – Prysmiam, mentre registrano risultati deludenti Unicredit, Banca Pop Emilia-Romagna e Tod’s che scende di 8 punti percentuali all’avvio. Giù dell'8,5% doValue dopo il collocamento del 6,25% del capitale da parte di Eurocastle a un prezzo inferiore del 9% alla chiusura di ieri. 

Anche le borse asiatiche recuperano parte del terreno perso nelle scorse settimane a seguito del conflitto sui dazi tra Stati Uniti e Cina e sulla crisi tra la Repubblica Popolare e l’autonoma Hong Kong. Inoltre i timori riguardo un possibile rallentamento dell’economia globale, alimentati dai dati macroeconomici deludenti, hanno spinto gli investitori in queste settimane a vendere le azioni per riposizionarsi sul reddito fisso. Sorpresa per il taglio dei tassi varato dalle banche centrali di India, Thailandia e Nuova Zelanda.

Il petrolio invece subisce la forte discesa dei prezzi di ieri sera dovuta al rialzo a sorpresa delle scorte Usa di greggio. Nella settimana conclusa il 3 agosto scorso, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono inaspettatamente salite per la prima volta dopo sette settimane di fila in calo. Il dato è salito di 2,385 milioni di barili raggiungendo 438,93 milioni di unità, contro attese degli esperti per un ribasso di 2,8 milioni di barili.

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