La produzione industriale in Italia registra una crescita. Secondo l’Istat la crescita è pari allo 0,3% rispetto a luglio (dato destagionalizzato), sottolineando come nella media dei primi 8 mesi dell'anno l'indice della produzione industriale ha segnato una flessione tendenziale dello 0,9%. Si registra tuttavia una diminuzione dell’1,8% rispetto all’agosto 2018 secondo i dati corretti per gli effetti di calendario (-4,8% il dato grezzo).
L’indice mostra aumenti nei comportati dei beni strumentali pari al +0,4% e dei beni di consumo al +0,3%, in contrasto col calo nel settore energia che perde del -0,9% e beni intermedi al -0,5%.
L’Istat sottolinea pertanto che nella media dei primi 8 mesi dell'anno l'indice della produzione industriale ha segnato una flessione tendenziale dello 0,9%. Osservando i dati su base tendenziale (ovvero rispetto allo scorso anno) la crescita nel settore dell’energia appare in crescita del +1,8% e il consumo del +0,7%, mentre i beni strumentali registrano un calo del -4,9% e quelli intermedi al -3,1%.
A trainare l’attività economica sono i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, in aumento del +6,6%, assieme alle industrie di tipo manifatturiero, di riparazione ed installazione di apparecchiature e macchine, al +6,1%, seguiti dall’aumento per il mercato del legno, della carta e della stampa (+5,5%). Calano viceversa rispetto allo stesso mese dello scorso anno i settori dell’industria tessile, dell’abbigliamento, delle pelli e degli accessori, che cala al -11,3%, il settore metallurgico (compresa fabbricazione di prodotti in metallo per macchine ed impianti) che cala del -8,8% e la fabbricazione di mezzi di trasporto, che scende del -6,9%.
