Giustizia Quotidiana

I giovani magistrati del Co.M.I.N: “Più tutele da Anm e governo”

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Scritto da Super User

magistrsti ok“Con il voto di fiducia di sul DL 168/2016, il Governo Renzi ha dimostrato incoerenza con il suo modus operandi: dopo aver preso un preciso impegno con la magistratura fissando un incontro con l’ANM il 24 ottobre per discutere del contenuto del DL e di alcune necessarie proposte di riforma, il 19 ottobre ha emanato un testo di legge che viola i principi costituzionali della separazione dei poteri dello Stato, dell’autonomia e indipendenza della magistratura, della uguaglianza e pari-ordinazione dei singoli magistrati, esautorando per l’ennesima volta il Parlamento del suo ruolo istituzionale, evitando il dibattito in aula e ignorando i dubbi di costituzionalità espressi dalle commissioni parlamentari e dalla stessa ANM”. E’ quanto si legge in una nota del Co.M.I.N (Coordinamento Magistrati Prima Nomina).

“Non è un Paese per vecchi – prosegue il gruppo di giovani magistrati – perché questo Governo nel 2014 ha di colpo abbassato l’età pensionabile da 75 a 70 anni, ritenendo che superata tale soglia un magistrato non sia più in grado di svolgere la funzione; salvo poi accorgersi (ignorando ancora una volta i suggerimenti della magistratura) di avere creato un enorme vuoto di organico dall’oggi al domani, introducendo adesso con l’ennesima decretazione d’urgenza la sola proroga delle massime cariche della magistratura, una modifica gravemente lesiva dell’uguaglianza di tutti i magistrati sancita dall’articolo 107 della Costituzione e incapace di risolvere il vero problema della giustizia italiana, l’endemica scopertura di organico degli uffici giudiziari di merito”.

“Ma non è neanche un paese per giovani perché, con il medesimo colpo di mano attuato con decretazione d’urgenza, è stato innalzato da tre a quattro anni il periodo minimo di permanenza negli uffici giudiziari per accedere ai trasferimenti presso altre sedi, senza alcuna specifica tutela nei confronti delle giovani toghe, le quali sono state destinate d’ufficio nella loro prima sede con la prospettiva del vincolo triennale, programmando le loro vite e il loro lavoro sulla base di tale aspettativa, salvo poi vedersi inopinatamente innalzato il termine di un ulteriore anno, con grave lesione dei principi del legittimo affidamento e di inamovibilità dei magistrati di cui all’articolo 107”.
“Una misura, anche questa, che non risolve il problema della endemica scopertura di organico degli uffici giudiziari di merito, perché sposta soltanto in avanti di un anno il problema, ottenendo nel contempo solo l’effetto deleterio di avere ingessato la mobilità dei magistrati e di avere scaricato sulle spalle dei più giovani l’inefficienza decennale di una politica giudiziaria che non ha mai fatto alcunché per colmare le ingravescenti scoperture di organico degli uffici giudiziari, ormai superiori alle mille unità”.

“Chiediamo che l’ANM prenda provvedimenti immediati a tutela della magistratura tutta e delle giovani toghe in particolare contro questa ennesima delegittimazione del potere giudiziario”

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