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Ulisse con Alberto Angela conquista il primato della share il sabato sera, battuti Amici Celebrities

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Alberto Angela supera sabato in prima serata per ascolti Maria De Filippi. La seconda puntata della nuova stagione di Ulisse, dedicata a Leonardo da Vinci (in occasione del centenario del grande scienziato ed artista) ha raccolto il 20% di share, con un pubblico di 3 milioni e 614mila spettatori. Un dato sorprendente, specialmente se si considera il carattere culturale e divulgativo della trasmissione messo a confronto con altri programmi più in voga e popolari il sabato sera. Su Canale 5 il programma della conduttrice De Filippi, Amici Celebrities, ottiene comunque un indice di ascolti elevato, ovvero il 19,45% di share per 3 milioni e 066mila spettatori.

Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, sottolinea questo «grande successo» come «un'altra prova che cultura e qualità possono e debbano essere al centro della programmazione Rai.  Questo è il servizio pubblico che ci aspettiamo'».

Fabrizio Salini, amministratore delegato della Rai, ringrazia «Alberto Angela e tutta la sua squadra di lavoro. E grazie a tutti i nostri telespettatori. Aver ottenuto un successo così importante con una puntata sul genio di Leonardo Da Vinci rende il nostro sabato sera davvero prestigioso. Sono i contenuti con cui la Rai ha scritto la storia del Paese e sui quali deve impegnarsi sempre di più».

Il conduttore del celebre programma, Alberto Angela, si lascia andare a commenti positivi, per quello che è «un risultato magnifico. Il giusto riconoscimento del lavoro di un gruppo straordinario con il quale ho la fortuna di lavorare e di un'azienda che ha creduto che l'impossibile fosse…possibile: la cultura in prima serata di sabato su Rai1». Una vittoria collettiva della sua equipe e del pubblico. «In effetti – commenta – è solo assieme ai telespettatori che si può parlare di Arte del Rinascimento e vincere un prime time del sabato. Perché? La risposta è attorno a voi: la ricchezza del nostro paese, in tutte le città e in tutti i secoli. In Italia si è sviluppata una diffusa cultura…della cultura. Che spiega (in buona parte) i risultati di ieri. È un valore che bisogna a tutti i costi proteggere».

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