Politica

A “Gli Sgobboni” Francesco Piscitelli: Idv con la Dc nel cuore

Vi ricorda niente il nome Tancredi Cimmino? Per quelli che anno vissuto gli anni della Dc e soprattutto il periodo dopo tangentopoli è un personaggio noto: Vicepresidente del CDU prima e Segretario Amministrativo e Vicepresidente Tesoriere dell’UDEUR poi.
Oggi intervistiamo suo nipote, Francesco Piscitelli, 35 anni, Pesci, originario di Somma Vesuviana in Provincia di Napoli, appassionato del dietro le quinte della politica e collaboratore particolare del Segretario di Presidenza dell’Idv al Senato Aniello Di Nardo. Nonostante si dedichi totalmente al partito di Di Pietro, lo tradisce una tradizione famigliare che porta nel cuore e che lo accompagna da sempre: lo spirito della vecchia Democrazia Cristiana. Per gli amici è il parlamentare perfetto grazie a una spiccata capacità nella mediazione.
Raccontaci di tuo zio, una personalità che è stata molto ingombrante, soprattutto in Campania.
Direi una personalità piacevolmente ingombrante, specialmente quando penso alle scelte di vita che ho fatto. Mio zio è stato sempre un esempio per me. Mi ricordo quando avevo 7/8 anni, erano gli anni ’80, e scappavo di casa per raggiungere i ragazzi che la notte giravano per Somma Vesuviana e attaccavano i manifesti per le elezioni comunali. Mio zio ai tempi della Dc era uno ‘scottiano’ purosangue, di quelli per i quali la politica non è mai stata un mestiere, ma una passione. Oggi si dedica a suo figlio, ma mantiene ancora un ottimo rapporto che va oltre la politica con Formigoni.
Qualcun altro in famiglia ha seguito la strada da ‘prima donna’ della politica?
Entrambi i miei fratelli sono impegnati in politica.
E tu?
Io non ho mai aspirato a un ruolo da protagonista. Mi piace studiare la politica come esperto e come persona che guarda dall’interno chi fa politica. La prima vera esperienza la ebbi al quotidiano La Discussione quando c’era ancora il CDU. Era il ’97 e lavoravo allora con l’attuale Ministro Rotondi. Sono stati anni di grande formazione e ringrazio ancora oggi la segretaria particolare su Roma di Formigoni, Gianna Antonini. Mi insegnò a sapere guardare la politica più di ogni altro politico.
Dopo una tradizione da democristiano puro e molte frequentazioni che oggi sono schierate con il centrodestra, cosa ti ha portato all’Idv?
Non ho badato alle conoscenze (non dimentichiamo comunque che mio zio ha avuto un breve trascorso nel’Idv), ma ho seguito le mie aspirazioni. Avevo bisogno di un partito del cambiamento, di una ventata di novità e l’Idv si è dimostrato sin dall’inizio un’alternativa alla politica di tangentopoli. Una speranza per noi giovani.
Non vedi delle affinità con Berlusconi nella leadership di Di Pietro?
Sì le vedo, ma c’è una differenza: Di Pietro ancora riesce a tenere negli argini il suo partito e la sua leadership, data la dimensione nettamente inferiore rispetto al Pdl, mentre Berlusconi fa sempre più fatica. Paradossalmente Berlusconi tiene unita l’Italia, ma non i suoi uomini.
Cosa ti piace di Di Pietro e cosa non accetti?
Di Pietro è come lo vedi. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente ed è un politico genuino, spontaneo e attivo. E’ un politico che vive le istituzioni, lavora giorno e notte e partecipa a tutte le iniziative parlamentari del suo partito. Quello che non condivido è quel lato del suo carattere irruento che delle volte, per motivi dati dalla stanchezza e da una tenacia che non lo abbandona mai, lo fanno cadere in esternazioni che possono risultare poco condivisibili.
Non vi dà fastidio che il vostro partito sia visto solo come antagonista a Silvio Berlusconi?
Non ti nascondo che ci ho pensato spesso. E ho anche fatto dei piccoli sondaggi tra la mia gente. Il problema però non sta nella volontà del partito, ma sta nel modo in qui i media descrivono il partito. Noi, anche se molti non lo sanno, abbiamo un programma politico dettagliato, ma questo viene ignorato dai mezzi di comunicazione che ci disegnano un vestito anti-berlusconiano che nei contenuti non ci appartiene.
Quali sono i Valori dell’Italia dei Valori?
C’è un valore sopra a tutti: la legalità
E che mi dici di De Luca in Campania?
De Luca davanti alla Costituzione italiana non è colpevole. Però delle volte i giornali descrivono l’Idv come un partito troppo giustizialista, mentre Di Pietro ha sempre lottato negli anni per il beneficio del dubbio, caratteristica che già gli apparteneva dai tempi della sua carriera da magistrato.
Il clima nelle Commissioni tra Pdl e Idv è così caldo come sui giornali?
No. Nei Palazzi c’è sempre un confronto di opinioni pacifico e i parlamentari cercano sempre di trovare un accordo tra le parti.
Cosa rispetti di Berlusconi?
Rispetto la sua carica istituzionale. Io non dimentico mai che lui è il Presidente del Consiglio del mio Paese, così come rispetto Caldoro, il Presidente della mia Regione. Della sua famiglia conobbi il padre, allora Ministro, e di lui nel figlio riconosco lo spirito socialista di chi conviveva con la Dc. Credo molto in lui. In questo sono molto democristiano.  
In materia di riforme, quale punto in comune potrebbero trovare Idv e Pdl?
La riforma della legge elettorale. Sono sulla stessa linea d’onda.
Da vero napoletano, associa una maschera di carnevale a un politico.

Con i migliori auguri e nel senso più positivo dell’epiteto, investo Berlusconi della maschera di Pulcinella. La sua ilarità e il suo saper stare vicino alla gente lo rendono l’uomo dell’ottimismo.Sottolineo: per un napoletano essere paragonato a Pulcinella è un onore.

 

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