Politica

A Gli Sgobboni il braccio destro di Bocchino: il Pdl non esiste

Vice Coordinatore Pdl della Regione Campania, braccio destro dell’On. Italo Bocchino, praticante giornalista, laureato in Giurisprudenza, Consigliere comunale ad Aversa (CE). Già dirigente nazionale dei giovani di AN, ha lavorato nella Redazione di “CON”, il bimestrale dei Conservatori contemporanei diretto dal suo mèntore politico. E’ firma di punta per il sito dell’Associazione Generazione Italia, l’ultima lanterna sul territorio per l’ala finiana.
Gianmario Mariniello è un ragazzo di 28 anni. 
Ama Frank Sinatra, Bruce Springsteen, e tutto quello che ‘gli dice il suo orecchio’.
Ha il gene del Conservatore, quello americano DOC, ma degli States apprezza anche il mondo dei tv shows come Grey’s Anatomy, Sex and the City, NCIS, Private Practice.
Legge Kissinger, Russel Kirk e Barry Goldwater, ma è anche grande estimatore della letteratura latina.
Segni particolari? Ci tiene a sottolineare la sua normalità: “mi dedico volentieri al ‘cazzeggio’ ”.
Bocchino dice di ‘riconoscere la minoranza nel Pdl’. Ci puoi dare la tua definizione di ‘minoranza’?
Preferirei parlare di un gruppo di persone che lavora per un Pdl più propositivo. Un Pdl dove si discute, ci si confronta e si trova una sintesi che rappresenta una proposta politica per il Paese, valida e condivisa. Noi del Pdl non abbiamo bisogno di rincorrere le ‘bozze Calderoli’. Semmai, questi documenti sono bene accetti, ma devono essere presentati come alternative e non come ‘soluzioni finali’. Quello che deve essere chiaro è che questo gruppo è nato dal problema dell’assenza di discussione, problema che non è solo nazionale. Sul territorio la situazione è anche peggiore.
Qual è il rischio?
Il berlusconismo con Berlusconi va bene, mentre è inaccettabile il berlusconismo, senza Berlusconi, di alcuni colonnelli locali.
Generazione Italia come ha intenzione di organizzarsi e strutturarsi nelle realtà locali?
Ci stiamo riflettendo. Le parole d’ordine saranno: militanza, partecipazione e forza di volontà.
A breve indicheremo i coordinatori regionali provvisori. Nel giro di pochi mesi verranno eletti direttamente dalle Assemblee regionali. Lo stesso discorso varrà per le federazioni provinciali.
A breve partiremo. 
Bocchino è stato molto chiaro sul Il Corriere della Sera. Ha detto che al momento la ‘minoranza’ è composta da 38 deputati e 14 Senatori. Per chiarezza, ci puoi dire esattamente chi sono?
Non mi appassiona fare la conta dei parlamentari e soprattutto in giornate politiche concitate come quelle di questi giorni non è il caso di stilare una lista di nomi e cognomi. Se proprio diventa una curiosità irrefrenabile, si possono consultare i giornali. Sono più o meno attendibili.
Piuttosto, m’interessa di più la conta nei congressi locali e in quello nazionale. Se mai ci sarà. Ma soprattutto bisognerebbe fare una lista delle ‘buone idee’. Fini ha posto dei problemi politici. Tasse, pensioni, federalismo, unità d’Italia, Sud. Ma si parla solo di quanti sono i “finiani”, di chi sta con Fini, etc. Avvilente. 
Quando ti sei sentito parte di un partito compatto e quando invece ti sei sentito offeso dal Pdl?
Offeso mai. Di certo è difficile sentirsi parte di un partito che non esiste. Sono Vice Coordinatore regionale del Pdl in Campania, ma il coordinamento regionale in Campania non si è mai riunito. Semplicemente perché non esiste. Soprattutto per chi fa politica sul territorio non si può continuare così.
Sulla tua pagina FB hai scritto: “Quanto più grande il potere, tanto più pericoloso l’abuso”. Oggi, quanto è vera questa massima?
Questa massima è di Edmund Burke, un gigante. Ci sono concetti che non portano data. Da conservatore di stampo anglosassone, non posso che diffidare del potere. “Durante tutta la Storia dell’Umanità, le più gravi insidie alla libertà individuali sono partite, sempre, dal Governo”, ammoniva Barry Goldwater.

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