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La Basilicata al centrodestra, nuova sconfitta per il PD

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Storica svolta in Basilicata. Dopo 24 anni ininterrotti è il centrodestra ad affermarsi in Regione, con la vittoria del candidato Vito Bardi di fronte al candidato per il centrosinistra Carlo Trerotola, al candidato pentastellato Antonio Mattia e alla lista civica di Valerio Tramutoli.

Il centrodestra unito prosegue nel suo percorso di affermazione alle regionali. Il nuovo presidente della Regione Basilicata ottiene il 42,25% del consenso (scrutini non ancora conclusi), mentre fra i partiti è la Lega ad affermarsi nell’alleanza con il 18,82% dei consensi di fronte a Forza Italia al 9% e Fratelli d’Italia quasi al 6%.

Vince un candidato espressione di Forza Italia, dopo che in Abruzzo si era affermato un candidato di Fratelli d’Italia e in Sardegna del Partito Sardo d’Azione, sebbene in tutte queste regioni meridionali la vittoria è stata soprattutto a trazione leghista.

 Nel frattempo Matteo Salvini esulta con un post su Facebook: «GRAZIE! ‪La Lega in un anno triplica i voti, vittoria anche in Basilicata! ‪7 a 0, saluti alla sinistra e ora si cambia l’Europa», mentre Vito Bardi nella sua prima dichiarazione ringrazia «il presidente Silvio Berlusconi che mi ha scelto e che si è speso per me personalmente, ringrazio Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e poi tutto lo staff e i supporter», e ancora «Al primo posto nell'agenda c'è il lavoro» e concludendo afferma: «I giovani saranno presenti e dovranno avere opportunità in questa terra. Trasparenza, meritocrazia e legalità saranno al centro. La regione è di tutti e io sarà il presidente di tutti». Felicitazioni anche di Silvio Berlusconi: «Evviva, la Basilicata si è data finalmente un buon governo! Complimenti a tutti gli amici lucani che hanno saputo votare bene!».

Il candidato di centrosinistra Trerotola, secondo grazie al 32,86% dei voti, frutto dell’appoggio di diverse liste civiche al Partito Democratico, fermo all’8,19%, saluta il vincitore: «Ho fatto al generale Bardi le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro: faremo sicuramente un'opposizione dura, di controllo, di verifiche, ma un'opposizione costruttiva». Numerosi invece i messaggi sui social di esponenti del PD sconfortati, taluni sottolineando come il partito sia stato ridimensionato a seguito delle dimissioni di Renzi, altri commentando amaramente la mesta reazione della dirigenza del partito nei confronti dell’ennesimo “secondo posto”.

Il candidato Antonio Mattia del Movimento 5 Stelle resta amareggiato, il partito ottiene la maggioranza dei voti con il 20,53% ma il suo esponente risulta comunque terzo di fronte alla rinnovata sfida tra centrodestra e centrosinistra. «C'è un dato positivo per il movimento, ma la delusione personale resta. Spero che il neo governatore lavori nell'interesse dei lucani e non di Berlusconi, anche se non ci credo: la nostra guardia sarà alta, perché questo è il peggior centrodestra di sempre». Corre ai ripari il leader Luigi Di Maio su Facebook, confermando la posizione retorica dell’unica lista e al contempo reagendo alle osservazioni dei media riguardo alla ennesima mancata vittoria dei Movimento e sugli effetti che potrà avere sulla tenuta del governo.

 

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