Salute

Vimercate: morta per trasfusione errata, la causa è un caso di omonimia

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«E' stata trasfusa sulla paziente deceduta un sacca di sangue destinata ad un'altra paziente, per un errore di identificazione dovuto all'omonimia delle due pazienti». E' quanto scrive in una nota l'Asst di Vimercate spiegando la dinamica che ha causato la morte di un'anziana 84enne a causa di una crisi emolitica dovuta a una trasfusione di sangue per necessità post operatorie. «Vale la pena – si legge ancora nella nota dell'ospedale – ricordare che perlomeno negli ultimi 10 anni non si è mai verificato una episodio analogo (in media, all'anno, sono circa 6.000 le trasfusioni fatte del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell'Ospedale di Vimercate). L'ASST e la sua Direzione Generale profondamente addolorate per quanto accaduto, esprimono la loro vicinanza ai familiari della paziente».

«E' urgente e doveroso capire e individuare cosa non ha funzionato e per questo Regione Lombardia ha attivato immediatamente (venerdì stesso) il Centro nazionale sangue, un organismo specifico al quale sono delegate le ispezioni che riguardano l'aspetto trasfusionale». Lo sottolinea l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che insieme al presidente della Regione, Attilio Fontana, esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia della donna di 84 anni deceduta venerdì scorso all'ospedale di Vimercate. «Due specialisti di Regione Lombardia – annuncia Gallera – affiancheranno il lavoro degli ispettori in ogni sua fase. Le verifiche prevedono anche l'attivazione immediata di una procedura di 'Audit' aziendale, coordinata dal Risk Manager, che dovrà ricostruire tutte le azioni compiute in ospedale, dal ricovero della paziente fino al tragico epilogo».

L'identificazione del paziente e la tracciabilità di ogni prodotto somministrato rappresentano obblighi di legge ben regolamentati da Regione Lombardia, si ricorda in una nota, spiegando che ogni azienda socio sanitaria territoriale ha la possibilità di declinare queste prescrizioni avvalendosi degli strumenti che meglio ritiene: bracciali, codici a barre, microchip.

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