Salute

Oltre 4.000 decessi nel Congo-Kinshasa dovuti al morbillo, L’Unicef in prima fila nella vaccinazione

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L’Unicef lancia l’allarme per l’ampia diffusione di morbillo nella Repubblica Democratica del Congo, dove sono stati registrati oltre 203.176 casi da gennaio e che ha già registrato 4.096, di cui il 90% bambini sotto i 5 anni.

Un numero triplicato rispetto al 2018, sostiene l’Unicef, impegnata nella vaccinazione nelle 26 province del vasto paese africano. Il rappresentante dell’Unicef a Kinshasa, Edouard Beigbeder, ha dichiarato: «stiamo combattendo l'epidemia di morbillo su due fronti: prevenendo i contagi e prevenendo le morti. Insieme con il Governo e i partner principali, l'Unicef sta accelerando le vaccinazioni dei bambini contro il morbillo e allo stesso tempo sta fornendo alle cliniche medicine che possano trattare i sintomi e migliorare le probabilità di sopravvivenza per tutti quelli già colpiti dalla malattia». L’epidemia ha già causato più morti della temuta Ebola, la quale ha colpito mortalmente 2.143 persone.

In queste settimane l’Unicef, già impegnato nella vaccinazione di migliaia di bambini nell’area (che rappresentano il 74% dei pazienti) e nella distribuzione di farmaci salvavita nei centri sanitari, potrà contare dalla prossima settimana di ulteriori 1.111 kit medici, da distribuire nelle strutture sanitaria nei siti più critici. Il contenuto dei kit prevede antibiotici, Sali per la reidratazione, antidolorifici, antipiretici, vitamina A e altri aiuti. I destinatari saranno più di 111.000 persone, colpite dalla contagiosa e potenzialmente letale malattia virale.

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