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Politica e coerenza. Appunti per un centro destra vincente

Claudio Scajola
Scritto da Super User

Claudio Scajola

di Claudio Scajola*

Cari amici, 

desidero la vostra opinione su quanto ho letto stamattina sul Corriere della Sera. Paolo Mieli scrive, a proposito del presente di Forza Italia, cose secondo me assai condivisibili. 
Come si fa a non convenire sul fatto che, scrive Mieli, « Il leader dei laburisti britannici potrebbe dare una spallata al premier Cameron, ma non lo fa, perché pensa che il colpo gli si ritorcerebbe contro. Da noi, a parti invertite, stupisce che Forza Italia si accanisca sul governo, con argomenti da opposizione irriducibile, tanto da apparire in contrasto con la propria».

E ancora: «Ci riferiamo a Forza Italia che nella vita parlamentare e sulle piazze dei referendum — quello passato e quello futuro — sta adottando comportamenti da opposizione irriducibile, tali da metterla in vistoso contrasto con la propria storia. Anche, anzi soprattutto per la scelta dei temi e l’uso dei termini. Come ha notato Giovanni Sabbatucci sulla Stampa, non passa giorno senza che il mondo berlusconiano — nei modi di contrapporsi alla maggioranza — non echeggi (con qualche eccezione) antiche battaglie dei suoi nemici. Con denunce di conflitti d’interesse, derive autoritarie, asservimento ai petrolieri, attentati alla Costituzione, occupazione abusiva degli spazi mediatici. Nessuno (o quasi) si pone problemi per la stridente assonanza con gli stilemi contro cui il partito berlusconiano si batteva fino a ieri. Sembrano tutti desiderosi di apparire novelli adepti di Gustavo Zagrebelsky o Tana de Zulueta».

Con che risultato? «Con il risultato che donne e uomini di Forza Italia appaiono gregari del movimento grillino in seguito ad una singolare introiezione dei temi e delle aggressività espressive adottate contro di loro per oltre vent’anni».

E infine: «Non sta a noi suggerire alla destra italiana un modo alternativo di stare sulla scena politica in frangenti come quello attuale. Certo è, però, che questo posizionamento caotico rischia di renderli sempre più subalterni al primo che passa e che emette un urlo. Con ciò aprendo una voragine e provocando un preoccupante sbilanciamento dell’intero sistema politico».

Avete letto? Apriamo il dibattito, discutiamone e riprendiamo il filo di un progetto vincente, realmente alternativo alla sinistra ma anche capace di offrire una credibile alternativa di governo.

*già ministro e coordinatore nazionale di Forza Italia

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