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Gigi D’Alessio e i salvatori della Patria

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Scritto da vocealta

gigi_d_alessioUno degli scontri elettorali più accesi degli ultimi anni finisce in musica. Per Letizia Moratti scendono in campo (o meglio salgono sul palco) Gigi D’Alessio, Alessandra Stan e Kid Creole, per Giuliano Pisapia ci sono invece Elio e le Storie Tese, Paolo Rossi e Giuliano Palma. Riuscirà una bella canzone a convincere gli indecisi in vista del ballottaggio di domenica e lunedì? Vedremo. Ma qui il punto centrale è un altro: il noto cantautore napoletano, a differenza dei colleghi, paga a caro prezzo la scelta di metterci la voce e la faccia. La sua pagina Facebook, come riportato oggi anche dal sito de il Giornale, è stata infatti riempita di insulti che evitiamo di ripetere. E’ sin troppo facile, però, immaginare come avrà reagito quell’attivissimo popolo della rete che fa dell’antiberlusconismo militante una ragione di vita e di conseguenza non tollera chi osa schierarsi dalla sua parte. Delusione e rabbia che aumentano a dismisura se poi la “scelta sbagliata” è compiuta da chi fino a qualche ora prima era considerato, grazie alle sue celebri canzoni d’amore, un idolo. Non c’è quindi da stupirsi. Anche questo caso sarà presto dimenticato.

Ma immaginate Polo Rossi, Roberto Vecchioni ed Elio vittime di offese e anatemi per la loro storiche e stranote simpatie politiche? Roba da far venire giù il Duomo con tutta la Madonnina. Con il Capo dello stato pronto ad invocare i famigerati “toni bassi”, con l’esercito femminista a sputare indignazione per le strade e gli artisti di un’Italia intera a chiedere asilo politico nella democratica Francia per salvarsi dal regime e dallo squadrismo berlusconiano.

Tranquilli: non è mai accaduto e mai accadrà. L’intolleranza è un virus che colpisce gli stupidi, al di là del loro colore politico. Ma è inevitabile far finta di non vedere che certi “geni” della civiltà amino riunirsi sotto le solite bandiere.

Avrà ragione il “tiranno” di Arcore quando, con innato gusto della provocazione e dell’ironia, osa mettere in dubbio le qualità intellettive di chi sceglie un De Magistris qualsiasi? Lui provoca e dai media viene quotidianamente annientato. Gli altri insultano e minacciano, ma guai a chi li tocca. 

Se sono loro i salvatori della Patria, meglio l’Italia dei puzzoni. Almeno quelli sanno sopportare e ridere.

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