South Stream porterà 63 miliardi di metri cubi di gas all’anno verso l’Europa centrale e meridionale. Il progetto ha l’obiettivo di diversificare le rotte delle esportazioni russe evitando il transito sul territorio ucraino.
Azionisti della joint-venture sono Gazprom (proprietaria del 50 per cento delle azioni), Eni (20 per cento), Wintershall (15 per cento) ed Electricic de France (15 per cento).
La Russia ha siglato finora accordi con Bulgaria, Ungheria, Grecia, Slovenia, Croazia e Austria per la costruzione della condotta, i cui lavori inizieranno nel dicembre prossimo.
Il costo totale del progetto sarà di circa 15,5 miliardi di euro.
