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Donne/ L’orgoglio insensato della Comencini

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Scritto da vocealta

siena_picSul web è sbarcato uno spot per promuovere gli Stati generali della condizione femminile, il prossimo appuntamento del movimento “Se non ora quando?”. Si tratta di un nuovo corto che vede, questa volta, come protagoniste due veterane del comitato: Claudia Pandolfi e Valentina Lodovini. 
La regista e sceneggiatrice Cristina Comencini ci fa vedere due giovani donne che chiacchierano della non proprio rosea condizione della donna in Italia mentre sono affaticate dal peso delle buste della spesa. Alla fine del mesto elenco, lo scatto d’orgoglio: «Il 13 febbraio abbiamo portato un milione di persone in piazza e cambiato il corso della politica nel nostro Paese e trasformato l’immagine del nostro paese all’estero e ridato dignità a tutti. Adesso senza le donne non si governa, facciamo dell’Italia un paese moderno, un paese per donne. Il 9 e 10 luglio molla tutto, vieni a Siena».

C’è poco da dire, quel milione in piazza c’era. Ad essere un po’ più opinabile è l’idea che siano state le Comencini girls, da un salone triplo dei capitolini Parioli, a cambiare «il corso della politica nel nostro Paese».

Qualcosa, invece, davvero non torna: quando e come è cambiata l’immagine del nostro Paese all’estero? A meno che Comencini, così come pure Pandolfi e Lodovini (che mercenarie non sono di sicuro), non siano orgogliose di essere sempre più simili alle Saudite, in protesta in queste ore per sfidare il divieto di guida. Nemmeno le donne arabe, che abitano paesi dove la dignità delle persone è veramente calpestata, si sarebbero spavaldamente e semplicisticamente vantate di un tale merito.

Poi il monito: «senza le donne non si governa». Care ragazze, di grazia, ma vi siete accorte che il Paese è impantanato e che, sì, la gente ha voglia di cambiamento ma che non v’è traccia di classe dirigente in grado di farsene carico? Vi rendete conto che in queste ore si potrebbe davvero restare senza governo, andare ad elezioni anticipate senza che ci sia nessuna alternativa concreta (sappiamo tutti, Di Pietro e Vendola in primis, che De Magistris e Pisapia hanno assolto alla loro missione di rottura ma che così si va poco lontano)?

E poi il finale: le due attrici fulminano con lo sguardo le spettatrici e incalzano “Molla tutto, vieni a Siena”, poi tornano indietro per uscire dalla scena e la telecamera inizia a zoomare sulle buste della spesa che giacciono per terra “mollate” dalle due amiche. Assieme ai figli, i mariti, gli anziani, le case. Praticamente il consiglio dello spot è smettere di essere il “pilastro” – come sostiene il recentissimo rapporto Istat – di questa Italia. (dall’ “Avanti!” del 22 giugno 2011)

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