Today

7su7/La rassegna d’autore SPIN (7 giugno 2017)

Scritto da administrator

Prima pagina

 

Patto elettorale, tensioni tra le forze politiche.  Napolitano: «No al voto anticipato»

 

Parigi, aggressione jihadista: panico a Notre Dame

 

Il killer di Londra venne fermato e rilasciato in Italia

 

Caso Riina, si spaccano i partiti e i magistrati

 

Ruffini verso la guida del Fisco

 

 

Politica interna
Un retroscena sulla Stampa, scritto da Ilaria Lombardo, riporta le difficoltà in casa 5stelle per l’accordo sulla legge elettorale. L’ala ortodossa sta infatti facendo pressing su Grillo per far saltare l’accordo, facendo leva sulle rivendicazioni storiche del movimento e sui rischi che questa legge comporta per i grillini, poco radicati sui territori. Grillo, ad un passo dal ritirare il proprio sostegno, è stato fermato all’ultimo dalla parte del partito più incline alla trattativa, assumendo però l’obiettivo di ottenere l’introduzione del voto disgiunto (tra candidato uninominale e lista proporzionale) nella nuova legge elettorale.

 

Duro attacco da parte del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano al patto elettorale tra i principali partiti. Per Napolitano la corsa verso elezioni anticipate rischia di gettare il Paese in pasto all’instabilità minandone la credibilità internazionale. Ne scrive Carmelo Lopapa sulla Repubblica.

 

Sul Messaggero un retroscena firmato da Marco Conti riporta il piano di Renzi sulle alleanze in vista delle nuove elezioni. Intenzionato a mettere in pieni un «nuovo Ulivo», il segretario sta prendendo contatti con Giuliano Pisapia e Enrico Costa per allargare il Pd a sinistra e al centro.

 

Un retroscena del Corriere della Sera, a firma di Marzio Breda, racconta il fermento al Quirinale per gli sviluppi sul patto tra i maggiori partiti per il ritorno alle urne in autunno. Il presidente Mattarella preferirebbe che la legislatura arrivasse a conclusione naturale ma non intende mettersi di traverso. Anzi, se l'eventualità delle elezioni anticipate dovesse diventare realtà, il presidente preferirebbe che si tenessero a settembre, in modo che a occuparsi della legge di Bilancio sia il nuovo governo.

Il 29 giugno arriverà alla Camera il ddl sul reato di tortura. Dopo vent’anni di attesa il testo della discordia è ormai all’ultimo miglio, ma tra i partiti permangono ancora divisioni, tra chi promette le barricate per impedirne l’approvazione e chi annuncia il sostegno pur denunciando un testo «troppo soft». Ne scrive Giovanna Casadio sulla Repubblica.

 

Sul Sole 24 ore, Antonello Cerchi scrive della relazione annuale al Parlamento svolta dal Garante per la privacy Antonello Soro. Il Gararante denuncia lo strapotere dei colossi del web, in possesso di un patrimonio di informazioni impressionante e di tutti gli strumenti necessari per influenzare gli utenti. A seguito degli attacchi hacker degli ultimi mesi è stata richiesta inoltre maggiore attenzione sulla protezione dei database pubblici e privati.

 

Giustizia
«Chi si ribella alla sentenza della Corte di Cassazione, non lo fa per odio verso Riina, ma perché non sopporta l’idea di stato di diritto che quella sentenza contiene», così, in un interessante editoriale sul Dubbio, il direttore Piero Sansonetti commenta le polemiche che hanno fatto seguito alla sentenza della Cassazione sul diritto a una «morte dignitosa» per Totò Riina.

 

Economia
Sul Sole 24 ore, Marco Mobili e Giovanni Parente scrivono sull’avvio da parte del Consiglio dei ministri della procedura di nomina per il nuovo direttore dell’Agenzia delle entrate. Sarà Ernesto Maria Ruffini ad affrontare le importanti sfide dei prossimi mesi, dalla fusione con Equitalia alla gestione del personale.

 

Per risolvere la crisi delle banche venete spunta la «terza via» tra la richiesta di ricapitalizzazione imposta dall’Ue e il bail-in: si tratta della liquidazione degli istituti di credito in difficoltà. Ne scrive sul Corsera Federico Fubini.

 

L’Istat fotografa i miglioramenti dell’economia italiana, trainata dai consumi nel settore dei servizi e dall’aumento dell’occupazione. Il Pil del primo trimestre 2017 ha infatti segnato un aumento dello 0,7%. Così riporta Paolo Baroni sulla Stampa.

 

Sul Messaggero Giusy Franzese si occupa di Ilva e dei nuovi esuberi in arrivo. La cordata vincitrice, Am Investco Italy, promette un «futuro più solido e sostenibile» a beneficio di tutti. Resta aperta la partita esuberi con i sindacati che verranno ricevuti il 9 giugno a Palazzo Chigi dal premier Gentiloni e dal ministro Calenda.

 

Arrivano le manifestazioni di interesse per Alitalia. Come scrive Nicola Lillo sulla Stampa, alla scadenza del termine sono giunte 32 offerte ma, da quanto risulta, nessuna di esse contiene la disponibilità all’acquisto in blocco dell’ex compagnia di bandiera.

 

Esteri
Sulla Repubblica Maurizio Crosetti racconta i drammatici momenti vissuti ieri a Parigi dopo l’ennesimo attacco «in nome dell’Isis» nella capitale francese. Poco dopo le 16 di ieri, uno studente algerino ha attaccato dei poliziotti a Notre Dame gridando «lo faccio per la Siria». Panico nella zona con circa mille persone bloccate per un’ora nella cattedrale. Neutralizzato l’aggressore.

 

A Londra prosegue la campagna elettorale dopo l’attentato terroristico di sabato scorso. Le urne si apriranno domani e i sondaggi danno uno scarto minimo tra laburisti e conservatori che fa montare la preoccupazione a Downing street, considerato che il piano della premier May di rafforzare la sua leadership attraverso le elezioni anticipate è ormai a rischio. Pesa sulla consultazione la paura di attentati con Jeremy Corbin che attacca le falle nella sicurezza, ricordando il precedente incarico di Theresa May come ministro degli Interni, e la premier che si dice disposta a limitare i diritti umani per combattere il terrorismo. Ne scrive, tra gli altri, il Corriere della Sera.

 

Uno dei terroristi di Londra era italiano: si tratta di Yussef Zaghba. Già sospettato di vicinanza al jihadismo dopo il fermo a Bologna mentre era in procinto di prendere un volo per la Turchia, Zaghba è stato monitorato dalle forza dell’ordine in Italia fino a suo trasferimento a Londra. Pur non risultando nella lista dei «foreign fighters», l’intelligence italiana sostiene di averlo segnalato ai colleghi inglesi che però smentiscono. Ne scrivono Davide Milosa e Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano.

 

Sulla Repubblica, Alberto Flores D’Arcais riporta l’appoggio arrivato ieri dal presidente Usa Trump ai Paesi del Golfo che hanno deciso di interrompere le relazioni con il Qatar che, anche a suo parere, finanzia il terrorismo. Le dichiarazioni del presidente hanno creato però nuovi attriti tra la Casa bianca e il Pentagono che ha commentato: «Non abbiamo piani per cambiare la nostra posizione sul Qatar». Nel Paese si trova infatti la più grande base militare americana della regione.

 

Rai
Per il posto di direttore generale della Rai non si riesce ancora a trovare la quadra. Leone si tira fuori dalla contesa e torna in auge la terna di nomi Del Brocco, Claudio e Flussi in attesa del cda convocato per domani. Ne scrive Andrea Biondi sul Sole 24 Ore.

Riguardo l'autore

administrator