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7su7/La rassegna d’autore SPIN (5 settembre 2017)

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Prima pagina

Vaccini, strappo del Veneto: «Moratoria fino al 2019»

Corea, l’Onu frena gli Usa

 

Politica interna
Ius soli e vitalizi, questi i dossier caldi che verranno affrontati con la ripresa dei lavori parlamentari. Se sulle nuove norme previdenziali per i membri del Parlamento il Pd sembra intenzionato a frenare, la legge sulla cittadinanza potrebbe essere oggetto di un’accelerazione da parte della maggioranza, che evoca la possibilità di ricorrere al voto di fiducia per ottenere l’approvazione prima della manovra. Se ne occupa, tra gli altri, Avvenire.

Strappo del Veneto sui vaccini. La Regione, con un decreto, fa infatti slittare i tempi per i certificati da presentare alle scuole in sede di iscrizione: ci sarà tempo fino all’anno scolastico 2019-2020. Dura la risposta del ministro Lorenzin: «Atto contro la legge, saranno responsabili di epidemie e problemi che le regole evitano». Ne scrive Simona Ravizza sul Corriere della Sera.

«L’Egitto è un partner ineludibile dell’Italia». Con queste parole il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha spiegato alla Camera la scelta del governo di rinviare il nostro ambasciatore al Cairo nonostante le indagini sulla morte di Giulio Regeni siano a un punto morto. Scoppia la polemica con Di Battista che accusa l’esecutivo di corresponsabilità nella tragedia. Ne scrive Conchita Sannino su Repubblica.

Sul Corriere della Sera, lunga intervista di Giovanni Bianconi al ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Tra le varie questioni affrontate, il Guardasigilli chiede di accelerare sullo Ius soli norma che, a suo dire, sarebbe idonea a ridurre i reati. Sul trattamento dei detenuti, invece, Orlando annuncia che entro la metà del mese verranno presentati i decreti delegati sula riforma carceraria grazie ai quali si arriverà a percorsi personalizzati per i singoli detenuti che superino l’attuale automaticità (ma anche la preclusione preventiva) dei meccanismi premiali durante la reclusione.

Su Repubblica, Carmelo Lopapa si occupa di legge elettorale e di elezioni in Sicilia. Secondo il giornalista, infatti, Renzi, già scottato dall’ultimo voltafaccia dei grillini, vuole attendere l’esito delle consultazioni nell’isola fiducioso che una buona prestazione della coalizione di centrodestra riapra la partita per un premio di coalizione. Dal centrodestra, invece, Salvini rinnova la sua adesione ad un modello maggioritario simile al Mattarellum.

E’ arrivata ai prefetti la direttiva del Viminale sugli sgomberi. Tra le novità, la mappatura degli immobili inutilizzati pubblici ma anche privati a cui seguirà un piano per il loro riuso a fini abitativi e la possibilità di utilizzare i fondi del Pon legalità 2014-2020. Sugli sgomberi, invece, si preannuncia uno sprint per assicurarne la tempestività, pur nel rispetto delle situazione di «soggetti portatori di oggettive e conclamate fragilità». Ne scrive Manuela Perrone sul Sole 24 Ore.

Riunione ieri a Milano dei vertici dei Cinque Stelle per discutere di strategia e di primarie per la leadership in vista delle prossime elezioni politiche. Tra i modelli per il voto online il preferito rimane quello delle «Quirinarie» a due turni, il primo aperto a tutti e il secondo solo ai candidati più votati. A far discutere, però, sono state le parole di Di Battista sulla regola dei due mandati. Il deputato, parlando di una possibile conclusione anticipata della prossima legislatura, ha suggerito che in quel caso il vincolo potrebbe essere derogato con un voto online. Ne scrive Emanuele Buzzi sul Corsera.

Giustizia
A pochi giorni dalla sentenza sulla strage di Natale del 1984 il cui unico imputato è il capo di Cosa nostra Totò Riina i tempi si allungano. L’esito paradossale della vicenda, come scrive Marco Gasparetti sul Corriere della Sera, sarebbe dovuto all’applicazione delle nuove norme di procedura penale e al pensionamento del presidente del collegio giudicante, Salvatore Giardina. Il ministro Orlando ha chiesto una relazione dettagliata sulla vicenda.

Economia
Su Repubblica, Flavio Bini si occupa dell’annosa questione dei«conti dormienti». Si tratta dei soldi lasciati da chi muore o dimentica i depositi e che, dopo dieci anni, possono essere prelevati dallo Stato e destinati a un fondo per indennizzare i risparmiatori frodati. Le banche, infatti, non hanno l’obbligo di cercare gli eredi e quei soldi rimangono dunque spesso nei conti fino allo scadere dei 10 anni. Dal 2007 a oggi ammontano a oltre 2 miliardi i risparmi dimenticati e «acquisiti» dalle casse dello Stato.

Novità sul bonus assunzioni in arrivo. Come scrive Lorenzo Salvia sul Corsera, dopo l’incontro tra il ministro del Lavoro Poletti e i sindacati dovrebbe essere innalzata la soglia per accedere alla decontribuzione in caso di assunzione stabile. La misura, che verrebbe inserita nella prossima legge di Bilancio, porterebbe infatti l’età massima dai 29 ai 32 anni.

Arriva il decreto attuativo sull’Ape volontaria. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha infatti firmato il provvedimento che regola lo strumento di anticipazione pensionistica. La partenza, come annunciato in precedenza, sarà retroattiva e risale al primo maggio di quest’anno anche se per l’avvio vero e proprio occorrerà attendere le necessarie intese con l’Abi e le assicurazioni. Ne scrive Eugenio Fatigante su Avvenire.

Esteri
Continuano le tensioni tra la Corea del Nord e il resto della comunità internazionale. Gli Stati Uniti chiedono sanzioni durissime, minacciando una guerra commerciale contro tutti i paesi che commerciano con il regime nordcoreano. Il Consiglio di Sicurezza Onu sarebbe intenzionato ad approvare un embargo del petrolio ma sul punto rimane ferma l’opposizione di Pechino. Se ne occupa, tra gli altri, il Corriere della Sera.

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