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Maltempo, dieci vittime e danni da nord a sud

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Mostra finalmente i primi cenni di resa la furia del maltempo che si è abbattuta in tutta l’Italia negli ultimi due giorni, provocando ingenti danni da nord a sud e uccidendo 10 persone. Sette sono stati infatti i morti lunedì, due in provincia di Frosinone, uno a Terracina in provincia di Latina, uno a Napoli, uno ad Albisola nel Savonese, uno a Feltre nel Bellunese e uno a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano. Oggi invece i soccorritori hanno recuperato altri tre corpi: una donna a Dimaro, dove è esondato il torrente Meladrio, un velista disperso a Catanzaro e un 63enne morto durante un’uscita in kitesurf nella zona di Rimini.

Nonostante la situazione stamattina sembri essere più benevola in tutta la penisola, molte Regioni mantengono alto il livello di allerta. Raffiche di vento oltre i cento chilometri orari e grosse mareggiate infatti continuano a sferzare il Paese. Nelle ultime 48 ore i 5.800 vigili del fuoco dispiegati sul territorio nazionale hanno eseguito più di 7mila interventi per diverse cause. Nel frattempo, per molti studenti italiani le scuole rimangono chiuse anche oggi.

Una delle Regioni più colpite da questa ondata è sicuramente la Liguria, dove al momento oltre 20mila persone sono sprovviste di energia elettrica. Una mareggiata ha colpito il golfo del Tigullio, danneggiando la strada provinciale verso Portofino, che ora è isolata. Anche sulla pista dell’aeroporto di Genova il mare ha portato dei detriti che hanno costretto le autorità a sospendere tutti i voli fino alle 14. Enormi danni anche al porto di Rapallo, dove ha ceduto parte della diga: 19 persone che erano rimaste bloccate sui muraglioni sono state recuperate dai soccorsi, mentre diversi super yacht hanno rotto gli ormeggi e spinti dal mare e dal vento si sono schiantati contro la costa. Un ragazzo è stato seriamente ferito nel tentativo di salvare la propria imbarcazione, un albergo e cinque bar ristoranti sono stati invasi dalle onde, oltre 50 piccole imbarcazioni da diporto sono state distrutte tra Riva Trigoso e Portobello, un peschereccio è affondato: questo il primo bilancio di una delle mareggiate più violente degli ultimi 50 anni che ha colpito la costa davanti a Sestri Levante.

Ore critiche anche in Trentino-Alto Adige dove circa 170 persone sono rimaste bloccate da sabato al passo dello Stelvio per una nevicata straordinaria che ha reso il passo irraggiungibile. Una tromba d’aria ha provocato danni in Valsugana e a Dimaro il torrente Melandrio è esondato, costringendo 200 persone a evacuare. Diverse esondazioni anche in Alto Adige, dove si attende la piena dell’Isarco. Una persona risulta dispersa nelle acque del lago di Levico in Trentino. I vigili del fuoco ormai da diverse ore stanno scandagliano il lago.

Disagi anche in Campania: a Napoli infatti il forte vento ha provocato cadute di alberi e crollo di cornicioni che hanno reso pericolosa la situazione, danneggiando anche alcuni edifici scolastici che infatti rimangono chiusi anche oggi. In Veneto si preparano invece i modelli previsionali nell’attesa delle esondazioni dei fiumi Adige e Piave, sorvegliati speciali. A Roma invece due ragazzi sono rimasti feriti dalla caduta di un albero in piazza Garibaldi. 

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