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Al via il congresso delle Famiglie, al via le polemiche: a Verona area blindata

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Piazza Bra 'blindata' – ma con qualche eccezione per mezzi pubblici e residenti – ma situazione tranquilla senza contestazioni stamani, per l'avvio dei lavori del controverso 13/o Congresso mondiale delle famiglie, in programma fino a domenica. L'afflusso di relatori e pubblico alla sede dell'incontro è ordinato, e gli organizzatori annunciano un migliaio di presenze. Il palazzo della Gran Guardia ospita in contemporanea un altro evento pubblico, la cerimonia per i 50 anni dei trapianti di organi a Verona, che 'coesiste' con l'evento internazionale senza particolari disagi.

Il governatore del Veneto Luca Zaia, intervenendo al congresso nella giornata di apertura, afferma che «L'omofobia per me è una malattia, una patologia. Per cui io non sono qui a parlare male di tutto quello che sono le coppie omosessuali». «In questo Paese è riconosciuto un diritto sacrosanto alle unioni e quindi alla legittimazione giuridica della coppia omosessuale punto e basta. Tutto il resto sono divagazioni sul tema che in un paese libero si possono assolutamente portare avanti ma che non centrano nulla con quella che poi è la realtà», sottolinea Zaia. E interviene anche sull’interruzione di gravidanza dicendo che in Italia oggi «l'aborto è regolato da una legge, che è la 194» sulla quale «io non ho nessuna proposta di modifica».

«Mi sembra necessario che si capisca che gli estremismi non ci portano da nessuna parte» ha continuato il presidente del Veneto, «Se da un lato – ha aggiunto – per difendere il sacrosanto diritto di fare le scelte sessuali e sentimentali che più aggradano non è necessario finanziare un gay pride, dall'altro è fondamentale dire che per parlare di Famiglia non serve essere in odore di santità».

Massimo Gandolfini, leader del Family Day, ha voluto sottolineare come «Da un'unione donna donna e uomo uomo, non nasce una vita, per cui non possono essere genitori. Siamo inoltre convintamente contrari alla maternità surrogata e all'utero in affitto, pratica incivile». Per Gandolfini «L'aborto è l'uccisione di un bambino in utero, e la legge 194 è stata applicata soltanto negli articoli che permettono la soppressione di una vita e non in quelli che aiutano la maternità».

Jacopo Coghe, uno degli organizzatori del Congresso internazionale delle famiglie di Verona, ha fatto sapere invece che «Al vicepremier Matteo Salvini chiederemo di vietare la pratica abominevole dell'utero in affitto perché oggi ci sono tribunali che continuano a concedere e a permettere questa pratica».

Interpellato sul ritiro del patrocinio del Governo all'incontro, il senatore leghista Simone Pillon ha detto che «Il presidente Conte l'ho incontrato ieri al Senato e mi ha detto 'non vi preoccupate, la Famiglia naturale è al centro della nostra attenzione». «Le altre questioni – ha proseguito Pillon – ci interessano poco, avere o no il patrocinio o il bollino della banana Chiquita. Ci interessa che si faccia un convegno per bene, trasversale, attento, e che sia soprattutto una modalità per costruire il futuro del nostro Paese il futuro delle nostre famiglie. E sul fatto che sia trasversale lo posso garantire – ha concluso Pillon – abbiamo invitato tutti».

«Non andrò» al convegno di Verona «prima di tutto perché non sono stato invitato ma, lo dico anche da professore, non ci deve spaventare il fatto che circolino delle idee. Aspettiamo di vedere che idee circoleranno e poi faremo le nostre valutazioni». Così invece il premier Giuseppe Conte, rispondendo ad una domanda sul convengo sulla famiglia di Verona, arrivando ad Assisi.

Per il ministro dell’Interno Matteo Salvini la polemica sul Congresso mondiale delle famiglie di Verona, iniziato oggi, è stata «costruita ad arte sul nulla dalla sinistra». «Io – ha chiarito – andrò a ribadire la libertà di scelta di tutti, per uomini e donne. Le conquiste sociali non si toccano, non si discute della revisione del divorzio, dell'aborto, della libertà di scelta per donne e uomini, si ragiona su come aiutare le famiglie italiane, mamme e papà con i bimbi e i nonni, ad uscire da una situazione di povertà che a volte dopo lo nascita di un figlio ti entra in casa».

Il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, nel saluto al 13/o Congresso mondiale delle famiglie, ha affermato che «La Famiglia originale, doc, divina e pienamente umana, non confessionale, è la più autentica culla della vita, generatrice di civiltà, prima e insostituibile scuola di valori civili». «Dobbiamo focalizzarla in quanto realtà umana – ha aggiunto Zenti – per il resto ci pensiamo noi vescovi, che siamo su un altro piano. Auspico un dialogo sereno e obiettivo, con argomentazioni razionali, per far riscoprire la Famiglia come valore imprescindibile in cui ci si senta al sicuro come nel grembo materno. Sappia mantenersi sempre di alto profilo nel quadro valoriale senza prestare il tallone d'Achille a chi aspetta la polemica».

E anche due conduttori-giornalisti italiani, Giuseppe Cruciani e Maria Giovanna Maglie, hanno preso parte alla mattinata di lavori del Congresso delle famiglie di Verona. Cruciani è intervenuto dal palco per chiarire di non condividere le idee degli organizzatori ma di aver deciso di partecipare per denunciare la «campagna di criminalizzazione» che è stata fatta contro questo Congresso. Dal canto suo, Maglie, che negli ultimi tempi si è avvicinata alla Lega di Matto Salvini, ha spiegato: «Io detesto i pregiudizi e la dittatura del politically correct . Qui si sostiene la famiglia naturale, citata nella nostra Costituzione».

Numerose le polemiche e le risposte alle dichiarazioni dei partecipanti al congresso di Verona. A iniziare da quella di Vincenzo Spadafora, parlamentare del M5S e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità ed ai Giovani, che ad Agorà ha dichiarato: «Io mi sento di poter dire, come rappresentante del governo, che quello di cui si discuterà lì non sarà mai nell'agenda di questo governo».

Secondo il ministro della P.a, Giulia Bongiorno, intervistata da Rainews24 sul controverso 13/o Congresso mondiale delle famiglie, in programma fino a domenica a Verona, «La Lega non vuole tornare indietro» sull'aborto o sui temi legati alla Famiglia. «E' pura invenzione, non lo dice nessuno». «Salvini ha detto che non si va indietro, poi c'è una narrazione pittoresca», ha insistito. «Qualora uscissero posizioni preistoriche sulla donna, sarei la prima a criticarle», ha aggiunto.

«Io dico che la Famiglia è fondamentale, ma la Famiglia, oggi, è anche in continuo cambiamento ed in evoluzione». Lo sottolinea il presidente della Camera, Roberto Fico, commentando il convegno di Verona a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dello Iuav di Venezia. Per Fico «la Famiglia significa volersi bene, al di là del sesso, al di là- degli orientamenti sessuali. La Famiglia significa curare e voler bene ai propri figli e bambini che vengono adottati. L'evoluzione della Famiglia secondo me – aggiunge – è quanto di più bello ci sia, perché significa che il nostro mondo è in movimento, i nostri concetti, anche dell'evoluzione della Famiglia, devono andare avanti. Senza dubbio sono molto vicino a tutte le famiglie arcobaleno e quindi è importante comprendere che oggi siamo nel 2019 e di fatto la società è già cambiata. Quindi non è solo importante affermare questo cambiamento, ma anche proteggere e dare diritti a questo cambiamento».

Il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica, dice che «Il Congresso mondiale della Famiglia di Verona rappresenta un'offesa per la nostra cultura democratica. Un'offesa alla nostra storia laica e antifascista, un oltraggio a secoli di emancipazione e conquiste, un attacco ai diritti umani e come tale andrebbe considerato. Per questo la Uil del Lazio prenderà parte domani al presidio 'Verona chiama, Roma risponde", in piazza Montecitorio, mentre la Uil nazionale sarà al corteo e al flash-mob Liber.e a Verona". Così «Crediamo sia vergognoso che un Governo – aggiunge – possa dare il proprio patrocinio e inviare i propri rappresentanti a un evento che è ben lontano dal voler tutelare le nostre tradizioni culturali, nate dall'incontro, dal dialogo e fondate sul libero arbitrio. Un evento sponsorizzato dai movimenti dell'estrema destra americana, russa e nostrana che trova in esso un baluardo per poter rinnegare l'aborto, il divorzio, per non parlare delle unioni civili, e far emergere, dietro il pretesto della difesa della Famiglia naturale, una cultura retrograda, oltranzista e pericolosi nazionalismi».

«Come socialisti diciamo no al Medioevo che va in scena a Verona questo fine settimana e al diniego dei diritti individuali acquisiti». Così Luigi Iorio, candidato alla segreteria del Psi. «Il nostro Congresso, che aprirà i lavori oggi pomeriggio, sarà la vera risposta alla kermesse pro-life – continua Iorio – laicità, diritti civili e dignità dell'individuo sono per noi fondamentali e imprescindibili. Il concetto di famiglia e' in continua evoluzione, ed è a dir poco anacronistico e non rispettoso delle molteplici realtà presenti nella nostra società, sostenere che l'unico modello di famiglia sia quello formato da uomo, donna e figli. Come socialisti siamo su posizioni opposte rispetto alla miscela di misoginia, omofobia e sessismo bigotto e becero che andrà in scena a Verona», conclude Iorio.

Anche il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, interrogato sul Forum della famiglia di Verona, nell'intervista esclusiva in onda all'interno di "Povera patria", lunedì su Rai2 in seconda serata, ha sostenuto: «La famiglia è molto importante. E va aiutata con politiche a sostegno della natalità; al sostegno dell'amore, della possibilità di vivere. La famiglia, però, non è gerarchie, non è oppressione di nessuno. Quindi, mi sembra che in quel forum si utilizzi la parola famiglia in realtà per riportare indietro le lancette dell'orologio». Il governatore del Lazio ha quindi aggiunto: «Noi come Regione tra poche ore presenteremo un piano di investimenti straordinari a sostegno delle famiglie, con decine di milioni di euro, per dimostrare che c'è un modo giusto per pensare alle famiglie».

 

 

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