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Papa a Abu Mazen: «Negoziati con Israele per una soluzione giusta»

Papa e Abu Mazen
Scritto da vocealta

Papa e Abu MazenNel corso dei “cordiali colloqui” tra il Papa e Mahmud Abbas, si legge in un comunicato conclusivo diffuo dalla sala stampa della Santa Sede, «si è parlato sulla situazione in Medio Oriente, e in particolare sulla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, esprimendo l’auspicio che tale processo produca i frutti desiderati per trovare una soluzione giusta e duratura ad un conflitto la cui fine si rivela sempre più necessaria e urgente».

«A tale scopo ci si è augurato che le Parti prendano con determinazione decisioni coraggiose a favore della pace con il sostegno della Comunità internazionale. Grave preoccupazione, invece, desta ancora la situazione in Siria, per la quale si auspica che alla logica della violenza subentri quanto prima quella del dialogo e della riconciliazione. Per quanto riguarda le relazioni bilaterali è stata manifestata soddisfazione per i progressi fatti nell’ elaborazione di un Accordo Globale su alcuni aspetti essenziali della vita e dell’ attività della Chiesa cattolica in Palestina. Si è parlato, infine, della situazione delle comunità cristiane nei Territori Palestinesi e, più in generale, in Medio Oriente, rilevando il contributo significativo che esse offrono al bene comune della società». La settimana prossima è peraltro prevista l’udienza del Papa al presidente israeliano Benjamin Netanyahu.

Dopo l’udienza del Papa, Abu Mazen ha incontrato mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, ovvero il ministro degli Esteri della Santa Sede. Solitamente i capi di Stato incontrano, assieme al capo della diplomazia vaticana, anche il segretario di Stato. Il cardinale Tarcisio Bertone, tuttavia, è andato in pensione mentre il nuovo segretario di Stato, mons. Pietro Parolin, è convalescente, verisimilmente in Veneto, in seguito ad una «piccolo intervento chirurgico», come ha riferito il Papa in persona il giorno della cerimonia del suo insediamento «in absentia».

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