Per Francesco che festeggiava oggi ad Assisi il suo primo onomastico da Papa, è stato «il giorno del pianto». Lo ha detto lui stesso, fin dall’arrivo nella città del Poverello, perché aveva ancora negli occhi e nel cuore le immagini della tragedia di Lampedusa.
Ne ha parlato anche con il premier Enrico Letta, che ha partecipato alla messa celebrata sulla piazza della Basilica Inferiore. Nel breve colloquio, al Pontefice che prima lo aveva salutato pubblicamente ricordando la necessità di perseguire «il bene comune dell’Italia» privilegiando elementi «di unione e non di divisione», il presidente del Consiglio ha assicurato il massimo impegno a tutela degli immigrati «a livello nezionale, europeo e internazionale».
