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Vaticano/ Operazione trasparenza all’Apsa, via a revisione

VaticanoDopo lo Ior, anche l’Apsa – l’Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica, la vera “banca centrale” del Vaticano – avvia l’operazione trasparenza. L’organismo che amministra il revisione Apsapatrimonio economico della Santa Sede, sia mobiliare che immobiliare, vedrà un’attenta revisione di tutta la sua situazione finanziaria e gestionale.

E’ partita oggi la procedura di “due diligence” sull’attività economica delle due sezioni dell’Apsa, ordinaria e straordinaria (dedicate rispettivamente alla gestione immobiliare e ai titoli e investimenti), che viene affidata a quello stesso Promontory Financial Group, società americana che dal maggio scorso effettua il monitoraggio capillare di tutti i contri dello Ior.

«L’esito della revisione permetterà di approfondire la verifica della situazione finanziaria e gestionale dell’Apsa», ha fatto sapere oggi la Presidenza del dicastero vaticano, guidato dal luglio 2011 dal cardinale Domenico Calcagno, porporato molto vicino all’ormai ex segretario di Stato Tarcisio Bertone e membro anche della Commissione cardinalizia dello Ior. Dopo gli scandali che hanno interessato mons. Nunzio Scarano, il monsignore salernitano che lavorava come capo contabile alla sezione straordinaria, l’Apsa si affida quindi a un’agenzia esterna per passare al setaccio le proprie procedure e analizzare il valore e la situazione patrimoniale complessiva.

«L’iniziativa – viene spiegato dalla Presidenza – è stata avviata d’accordo con la Pontificia Commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione della struttura economica-amministrativa della Santa sede, che avrà a disposizione i dati dell’attività di revisione, così da permetterle di formulare, nell’ambito del suo mandato, opportune proposte per promuovere l’efficienza e la trasparenza della stessa Apsa». Ma non è questa l’unica novità, che segue peraltro la sostituzione, il 21 settembre scorso da parte di papa Francesco, del capo della sezione ordinaria mons. Massimo Boarotto con il torinese mons. Mauro Rivella. Nella Sezione straordinaria – che si occupa di gestione dei beni mobili propri e di quelli affidati da altri enti della Santa Sede – è stato infatti creato un “Supervisory board” (consiglio di sorveglianza), composto dai consultori della stessa Apsa. Il nuovo organismo, proprio nella sezione dove lavorava Scarano, nasce in attuazione di quanto presentato nel luglio scorso nella relazione dei consultori Apsa al Consiglio dei cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede.

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